Seminario sull’alimentazione

Sezione di Barletta

Seminario sull’alimentazioneLo scorso 15 dicembre gli associati della Sezione di Barletta sono stati protagonisti di una riunione fuori dai canonici schemi, ma allo stesso tempo altamente formativa e qualificante: un arbitro moderno e con ambizione, infatti, non può prescindere dal crearsi una ‘consapevolezza alimentare’ per massimizzare la sua prestazione atletica. Ed è proprio partendo da questo assunto che il Presidente di Sezione, Savino Filannino, su spinta del referente medico Francesco Lattanzio, ha invitato la nutrizionista Cristina Di Noia a tenere un seminario sull’alimentazione. «La formazione di un buon arbitro – afferma il Presidente Filannino, presentando l’ospite ai quasi duecento fischietti in sala - non passa solo da un’ottima conoscenza del regolamento, ma, alla luce delle prestazioni atletiche pretese, richiede anche consapevolezze scientifiche come queste».
La scena è poi passata alla nutrizionista Cristina Di Noia che, nel suo lungo intervento, ha subito precisato come per individuare il giusto regime alimentare per ogni atleta sia necessario tenere conto di numerosi fattori: «Non esistono alimenti magici, né diete miracolose ma soltanto regimi alimentari ponderati sulla base delle caratteristiche di ogni atleta e dello sforzo fisico richiesto». Prestazione atletica che, d’altronde, viene fortemente condizionata dall’alimentazione: «Anche il giorno della partita – sottolinea - è necessario alimentarsi in maniera completa e sufficiente. Una carenza di zuccheri può essere fatale per la qualità della prestazione». In tal senso, la nutrizionista ha presentato agli addetti ai lavori il concetto di ‘razione d’attesa’ che sembra proprio fare a caso degli arbitri: «Avendo la fortuna di arrivare parecchio tempo prima sul luogo della gara, cercate di ritagliarvi un piccolo momento per uno spuntino a base di frutta. Vi darà energie per affrontare l’impegno». Da concetti teorici e generali, la Di Noia è poi entrata nello specifico proponendo esempi di regimi alimentari corretti per un arbitro di calcio, in modo particolare per quanto concerne il pasto pre-gara da consumare rigorosamente tre ore prima dell’impegno per evitare che durante lo sforzo fisico una notevole quantità di sangue venga sottratta dagli organi deputati alla digestione con conseguente compromesso rendimento muscolare e cerebrale. La riunione si è fatta dunque interattiva coinvolgendo numerosi giovani in sala che hanno posto delle domande alla dottoressa, dando spazio ad un corretto ed edificante dibattito.
Entusiasta della serata è parso il Presidente Savino Filannino, il quale, nell’intervento conclusivo, ha invitato gli addetti ai lavori a seguire i consigli e le direttrici tracciate insieme all’esperto che, per l’occasione, ha ricevuto un piccolo presente ed una divisa di gara.

In copertina, il Presidente Filannino con la nutrizionista Di Noia che riceve la divisa.
In gallery:
- il Presidente Filannino mentre presenta l’ospite alla platea;
- il referente medico Francesco Lattanzio;
- la nutrizionista Di Noia, durante il suo intervento.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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