“Hall of Fame del calcio italiano”: a Firenze premiato Stefano Braschi

“Hall of Fame del calcio italiano”: a Firenze premiato Stefano Braschi Giunto alla quarta edizione la “Hall of Fame del calcio italiano”, l’evento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio, ha ripetuto il suo rito presso Palazzo Vecchio a Firenze.
L’iniziativa ha lo scopo di celebrare le figure che più hanno lasciato un segno nella storia del calcio italiano.
Sette i premiati di quest’anno, annunciati lo scorso ottobre: Fabio Cannavaro (Giocatore italiano), Diego Armando Maradona (Giocatore straniero), Giuseppe Marotta (Dirigente italiano), Carlo Ancelotti (Allenatore italiano), Stefano Braschi (Arbitro italiano), Sandro Mazzola (Veterano italiano), e Carolina Morace, alla quale, su proposta della FIGC, è stato assegnato il premio per la categoria calcio femminile, neo costituita.
La giuria, composta dal presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo e dai direttori delle principali testate giornalistiche sportive nazionali, ha assegnato il premio alla memoria a Ferruccio Novo, Carlo Carcano e Giacomo Bulgarelli.
Nel corso della cerimonia, a cui hanno preso parte il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio, il Direttore Generale Michele Uva, il Vicepresidente della UEFA ed ex numero uno della Federcalcio Giancarlo Abete ed il Membro d’Onore della FIGC Antonio Matarrese.
Tutti i premiati hanno consegnato un cimelio della loro carriera che andrà ad arricchire la sezione ‘Hall of Fame’ del Museo del Calcio.
“Questa non è una semplice galleria dei ricordi – ha sottolineato Tavecchio - oggi qui celebriamo gli esempi che servono al calcio italiano del futuro. La difesa degli arbitri é una priorità, ne è prova l'inasprimento delle sanzioni per contrastare gli episodi di violenza. Noi esportiamo la nostra cultura del calcio. La maglia di Rizzoli della finale Mondiale sarà donata al Museo del Calcio”. A fare gli onori di casa il sindaco Dario Nardella: “Custodite i giovani e il loro amore per il calcio - l’invito del primo cittadino di Firenze - con i valori dello sport cresceranno cittadini veri”.
Carlo Ancelotti ha donato al Museo del Calcio la maglia indossata al Mondiale di Italia ’90 e ha ricevuto il premio dalle mani di Arrigo Sacchi e del Ct azzurro Antonio Conte: “Sono davvero contento e onorato di entrare nella casa del nostro calcio”, ha dichiarato l’attuale tecnico del Real Madrid, che ha indicato come il momento più emozionante della sua carriera da allenatore la Champions League vinta con il Milan a Manchester nella storica finale tutta italiana con la Juventus.
E’ sempre una finale di Champions League il punto più alto della carriera di Stefano Braschi, che ha consegnato la divisa indossata nel 2000 in occasione del match tra Real Madrid e Valencia nell’ultima gara disputata al “vecchio” Stadio di Wembley: “Il riconoscimento da parte della FIGC mi fa molto piacere – ha commentato l’ex direttore di gara - e credo che valga sia per la mia carriera arbitrale che per quella di disegnatore. Fare l'arbitro è imparare a vivere da solo, nel rispetto delle regole, essere arbitro aiuta a crescere".

Dal link sottostante è inoltre possibile scaricare la cartella stampa predisposta per l'evento.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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