Sezione di Parma
Vincenzo Fiorenza, Responsabile della CAI, li ha definiti “poco più che cuccioli di arbitro” i suoi 150 arbitri. Nella riunione tecnica tenutasi presso la sezione di Parma, venerdì 6 febbraio,Fiorenza ha parlato soprattutto di basi dell’arbitraggio mettendo in risalto i particolari che contribuiscono a costruire la figura del direttore di gara. Presenti alla serata Sergio Zuccolini, presidente del CRA Emilia Romagna, e tanti arbitri di Eccellenza e della stessa CAI. Nella sua presentazione, si è soffermato su grandi temi quali il fuorigioco (“è la regola più facile che ci sia, ma ha una interpretazione purtroppo non semplice”), il calcio di rigore, la condotta gravemente sleale e quella violenta. Fiorenza ha trattato in maniera esaustiva, senza trascurare un filo di ironia tutta toscana, l’abc dell’arbitraggio fornendone una chiave approfondita e rivolgendosi soprattutto ai ragazzi più giovani. “Il calcio è un gioco che si sta perfezionando anche a livello dilettantistico, con una preparazione atletica e tattica sempre maggiore. In ogni campo, allora, non ci può essere spazio per chi picchia e per colore che vogliono rovinare le gare con comportamenti non consoni alle regole. Un arbitro è tenuto a saperlo perché deve prendere decisioni difficili e spesso non condivise”. Il Responsabile CAI ha anche parlato anche della preparazione atletica correlata all’ efficace gestione “fisica” riconoscendo che l’arbitro non deve solo essere allenato ma anche saper gestire le proprie forze, sapendo che gli ultimi minuti della contesa potrebbero essere tra i più difficili, con rapidi capovolgimenti di fronte richiedenti non solo rapidità ma anche lucidità. La parte finale della riunione è stata dedicata ai particolari, troppo spesso ritenuti insignificanti ma che in realtà celano messaggi ben chiari agli occhi di chi guarda. “Il fischio è la vostra presentazione, come lo è la frusta in mano al domatore. I cartellini vanno mostrati bene, e non solo un atto fine a sé stesso, tanto che l’ammonizione è una mezza espulsione e deve pesare. Il consenso di un arbitro si ottiene, si costruisce ma non si cerca, perché non si deve elemosinare nulla”.
Cover: Il commissario CAI Fiorenza con il Presidente della Sezione di Parma Boschi
1: Fiorenza con Zuccolini e Boschi
2: Uno scambio di battute tra Fiorenza, Boschi e Zuccolini
3: La sala
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)