Riunione con Lorenzo Manganelli

Sezione di Lugo

Riunione con Lorenzo ManganelliLa sezione arbitri di Lugo di Romagna ha avuto l’onore di avere quale relatore della Riunione Tecnica Obbligatoria, l’assistente internazionale Lorenzo Manganelli, della Sezione di Valdarno. Dopo la proiezione di alcune “slide” di presentazione con immagini e curriculum predisposte dal presidente Cristian Zanzi, davanti ad una sala gremita di associati, Lorenzo ha preso la parola per la conduzione della serata trasmettendo energia positiva a tutti i presenti e trattando gli argomenti in modo estremamente vivo e coinvolgente.
Con le sue parole è riuscito a toccare nel profondo sia i giovani arbitri che gli associati “più datati” smuovendo e motivando ciascuno a dare sempre il meglio di sé sia in campo che fuori con coraggio e passione per raggiungere la “propria serie A”.
Lorenzo con il suo fare schietto e diretto ha saputo catalizzare l'attenzione permettendo agli associati di comprendere l'importanza di essere pazienti e perseveranti per ciò che si vuole ottenere senza perdere il “coraggio di mettersi in gioco” lasciando in tutti noi la convinzione di aver avuto l'opportunità di seguire una vera e propria lezione, non solamente tecnica, ma soprattutto di vita.
Durante la sua RTO ha toccato aspetti importanti dell’arbitraggio quali: la determinazione, la voglia di voler raggiungere un certo traguardo a tutti i costi, lo spirito di sacrificio, la forza di volontà indispensabile per riprendersi nei momenti peggiori della carriera arbitrale. Ci ha raccontato l’importanza e la vicinanza della sezione in taluni frangenti, se vogliamo anche “drammatici” della nostra vita arbitrale, ha ribadito più volte il concetto, soprattutto ai più giovani, di non mollare mai.
Si è poi soffermato sull’aspetto tecnico ed atletico dell’arbitro: oggi è un binomio imprescindibile, per raggiungere certi traguardi e per restarci. L’allenamento deve essere nel DNA dell’arbitro e dell’assistente, così come la conoscenza regolamentare.

Numerosi gli aneddoti che ha raccontato della sua vita arbitrale, prima da buon arbitro di Serie D, fino alla qualifica di Assistente Internazionale. Momenti toccanti quando ha voluto descrivere il brutto periodo trascorso in ospedale, quasi in fin di vita, dopo il pauroso incidente occorsogli anni fa. Poi la rinascita, la voglia di tornare in campo. "Quello che mi è successo ha spazzato via il bambino di 12 anni, l'inconscio, l'istinto, e tutto ciò che di bello mi ero riuscito a creare. E non mi ha certo salvato la serie A, ma quel ragazzo che durante il recupero e dopo la fisioterapia andavo a vedere in prima categoria, negli allievi. Da un episodio negativo, quando tutto sembra finire, quando viene la voglia di smettere, c'è sempre una positività che si deve prendere. La passione è come il tergicristallo di una macchina, non fa smettere di piovere, ma ti permette di andare avanti".
Questo è Lorenzo, un ragazzo come tutti noi, che si diverte con gli amici, che lavora e che arbitra.

Prima della conclusione, Manganelli ha consegnato il kit ai 4 neo arbitri che hanno ottenuto la qualifica di direttore di gara: Adinolfi Simone, Bandoli Simone, Palmisano Stefano e Ancarani Alberto.
La riunione, dopo un vero e proprio “assalto” di domande tecniche e curiosità, ha visto la conclusione con un applauso sentito e con le foto di rito con i colleghi.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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