La visita del vicecommissario della CAN A Emidio Morganti

Sezione di Novara

Lunedi 6 febbraio la sezione di Novara ha avuto l'enorme piacere di avere come ospite alla riunione tecnica Emidio Morganti della sezione di Ascoli Piceno, attualmente organo tecnico alla CAN A ed ex arbitro per ben 11 anni di Serie A. Di lui ha colpito il suo carisma, la sua voglia di trasmettere agli associati gaudenziani la passione che deve trascinare dall'arrivo della designazione fino al giorno della gara. Bisogna studiare le squadre che si vanno ad arbitrare, bisogna essere preparati mentalmente a tutto ciò che può succedere. L'arbitro, secondo Morganti, deve essere come una sfera bagnata, cioè deve farsi scivolare da dosso tutto ciò che di negativo possa succedergli, prendendolo però come errore da non ripetere. Bisogna superare le proprie paure, perchè solo così si può diventare arbitri di successo, senza avere mai rimpianti.
Fondamentali risultano essere anche i propri colleghi di Sezione, con i quali si devono condividere gioie e dolori. Lui stesso, ha raccontato, nonostante i mille impegni con gli arbitri, assistenti ed osservatori della massima serie, gira ancora per i campi del settore giovanile per dare consigli ai ragazzi della sua Sezione. Ha concluso il suo intervento con una frase magnifica che recita: “Fa che il tuo limite sia come l’orizzonte, più ci si avvicina ad esso più retrocede, e continua a correre!”.
Prima della riunione, il presidente Rossi ha chiesto ai presenti di osservare un minuto di raccoglimento in ricordo di Antonio Restaino, scomparso sabato 4 febbraio dopo una lunga malattia. Antonio, nonostante l'età avanzata (era arbitro dal 1958) non mancava ad una riunione tecnica sedendosi sempre in prima fila sulla stessa sedia (sulla quale è stata posta in sua memoria una divisa). Una persona che mancherà a tutti, un esempio da seguire per i più giovani, dato che incarnava il vero spirito di questa Associazione.

Nella foto principale Morganti con il presidente Rossi ed il vice Giordano. In galleria la sedia con la divisa da arbitro per ricordare Antonio Restaino, la consegna dell’omaggio e la firma del libro degli ospiti.