Fiorenza: «Ci vuole un gran fisico per rincorrere i sogni»

Sezione di Chieti

Fiorenza: «Ci vuole un gran fisico per rincorrere i sogni»Venerdì 3 marzo il bellissimo scenario del Museo Universitario di Chieti ha fatto da cornice alla riunione del Responsabile CAI Vincenzo Fiorenza. Prefazione non fu più azzeccata di quella del Presidente del CRA Abruzzo Angelo Giancola, che, dopo le presentazioni e i ringraziamenti di rito da parte del Presidente di Sezione Gianluca Rutolo agli intervenuti, con particolare riferimento al Responsabile della CAN Beach Soccer Marcello Caruso e del Componente CAI Renato Buda, ha invitato i presenti a paragonare queste riunioni ad una partita di Calcio, dove i dettagli fanno la differenza.
La parola passa subito a Vincenzo che riesce a trasmettere la sua grande e travolgente passione arbitrale e quindi a insegnare gli strumenti e gli aspetti fondamentali dell’arbitraggio ad una platea attenta ed entusiasta. «Siamo figure di giustizia – dice – amiamo lo sport e siamo appassionati di Calcio, siamo quindi persone sane con una gran voglia di metterci in gioco». E già ognuno di noi iniziava a rivedersi nella figura dell’arbitro che lui disegna, come un rettile che cresce fino all’ultimo giorno di vita, non smette di imparare perché ha sempre voglia di crescere, fino agli ultimi cinque minuti dell’ultima partita, perché in fondo la cura di tutti i particolari è ciò che fa la differenza.
Da subito costruisce una lezione trasversale con cui fornire gli strumenti utili per essere un arbitro bravo ed il più bravo tra tanti, parlando di un fischio intenso, rapido e di qualità, di tempistica nell’esibizione, efficacia e quantità dei cartellini, ma anche di gestualità, mimica facciale e tattica. Far capire subito chi comanda è la via per impostare la gara e incanalarla verso il suo giusto verso: sono le decisioni corrette e i comportamenti che generano il riconoscimento di leader della partita, i fatti e non le chiacchiere che permettono ad un arbitro di ottenere consenso, apparire coerente e credibile.
Ci è richiesta sempre la massima attenzione, concentrazione, determinazione, cattiveria agonistica e controllo totale di tutto, delle proprie forze e sentimenti, oltre che della gara. Il futuro può essere di ciascuno di noi se sapremo diventare persone migliori e coltivare in modo sano i nostri sogni. Costruiamo bene il nostro “fisico” perché corrervi dietro richiede un serio impegno.
Si conclude con questo augurio velatamente realistico la grandissima esperienza della Sezione teatina a lezione da Fiorenza, e il Presidente Rutolo non poteva che ringraziarlo per la passione e la competenza dimostrate, per le riflessioni e gli spunti formativi che ci ha lasciato, omaggiandolo con un noto marchio di pasta regionale, con la maglia della mascotte “Tino”, rappresentativa della Sezione, e una riproduzione del “Guerriero di Capestrano”, simbolo storico dell’Abruzzo, dono della Sezione di Chieti a significare la grande unità arbitrale che si vive in regione.

Nelle foto:
in alto, il gruppo degli associati con l’ospite.
In basso:
Fiorenza con il Presidente CRA Giancola e il Presidente di Sezione Rutolo al termine della riunione;
Giancola, il Commissario della CAN BS Marcello Caruso ed il Consiglio Direttivo della Sezione di Chieti con l’ospite Fiorenza;
Fiorenza durante la riunione;
Fiorenza e Rutolo con la maglia di “Tino”;
la torta celebrativa dell’evento.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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