Anche quest’anno è arrivato il tanto ambito Premio Bernardi, appuntamento fisso al termine della Stagione Sportiva per i fischietti bolognesi e per l’intera dirigenza AIA regionale e nazionale.
Tuttavia, il Bernardi di sabato scorso non è stata la solita gioiosa festa a cui ci si era abituati negli ultimi anni, ma un doveroso ricordo del Grande Amico Stefano Farina scomparso pochi giorni prima. La cerimonia e la serata si sono così trasformate in un toccante ricordo del Responsabile della CAN B.
“Dopo tanti dubbi ho deciso di confermare la festa per dedicarla a Stefano che avrebbe fortemente voluto essere qui oggi con noi e che noi sentiamo presente come mai prima d’ora”. Con questo commosso pensiero seguito da un toccante video che ne ha ripercorso la carriera arbitrale, il Presidente di Sezione Antonio Aureliano ha dato il via alla cerimonia del Bernardi invitando il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, presente alla cerimonia insieme a tutto il Comitato Nazionale ed ai Responsabili delle Commissioni Nazionali, a depositare sulla sedia rimasta vuota e riservata a Stefano un mazzo di fiori, tra gli applausi e l’emozione dolorosa dei presenti.
La cerimonia è quindi proseguita con la consegna dei numerosi premi sezionali a quei ragazzi e Dirigenti che per spirito associativo e valore tecnico dimostrati nel corso della stagione si sono particolarmente distinti. Quindi il momento clou della cerimonia: la consegna dei premi Nazionali, che rappresentano anche il momento per ricordare o narrare ai più giovani quelle che sono state personalità importanti per la storia della Sezione di Bologna come Vito Crimi, Gianluigi Farnè e Giorgio Bernardi. Il Premio Crimi, che è destinato al miglior osservatore a disposizione della CAN A, quest’anno è stato assegnato a Mauro Felicani. Il Premio Farnè, destinato al miglior assistente debuttante in Serie A, è andato a Lorenzo Gori della Sezione di Arezzo. Infine il Premio Bernardi, riconoscimento al miglior Arbitro CAN B debuttante in Serie A, deciso da Stefano Farina pochi giorni prima che ci lasciasse, è andato a Fabrizio Pasqua di Tivoli. Commossi i tre premiati, come gli ospiti e tutti i presenti in sala, hanno offerto un ricordo personale di Stefano, per chi un inseparabile compagno di viaggio, per chi un collega leale ed onesto, per chi un designatore esigente e rigoroso fortemente umano, un formatore formidabile, per chi un maestro, per tutti un Grande Amico. Nel ricevere il premio, visibilmente commosso Fabrizio Pasqua ha ringraziato e dedicato il premio al suo Maestro e Designatore leggendo un messaggio a lui inviato appena gli è stato comunicato di aver ricevuto il premio Bernardi - “Questo messaggio Stefano purtroppo non l’ha visualizzato, ma sono sicuro che continuerà a sgridarmi e a darmi consigli”.
Nell’ intervento conclusivo il Presidente Marcello Nicchi non ha nascosto la sua “stanchezza” per gli ultimi intensissimi giorni pieni di tristezza e dolore. Ripercorrendo gli ultimi giorni di vita di Stefano, ha sottolineato come ai funerali l’AIA si sia dimostrata una vera e propria famiglia che si è stretta attorno al dolore della moglie e del figlio: un solido legame tra Famiglia privata e la Famiglia acquisita dell’AIA. “ Adesso, dopo tutto questo dolore, dobbiamo ripartire perché le disgrazie ci uniscono ed io sento ancora più forte il senso di responsabilità in quanto vostro condottiero”.
In chiusura, il Presidente Nicchi si è complimentato con tutti i premiati, augurando loro di continuare con passione a perseguire i propri obiettivi ed invitandoli ad andare sempre oltre ed a non sentirsi mai appagati da quanto fatto. La serata è proseguita, come da consuetudine, presso un vicino ristorante, dove tutti i presenti hanno passato un lieto momento conviviale rafforzando i legami d’amicizia e conoscenza della Grande Famiglia Arbitrale.
Nella fotografia principale la consegna del premio a Pasqua. Nelle foto in gallery: Il ricordo di Farina ; I premi a Gori e Felicani; La sala.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)