Sezione di Lamezia Terme
E’ morto il 5 novembre l’osservatore arbitrale Paolo Serrato, 46 anni, dopo 19 giorni di ricovero a seguito di un incidente stradale. Sul caso, in particolare sulle cure che aveva ricevuto in ospedale, la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta che ipotizza l’omicidio colposo. Sul corpo sarà eseguita l’autopsia. Altre indagini sono in corso.
«Se n’è andato sofferente, ma con il sorriso accennato sulle labbra», ha detto il Presidente sezionale Gianfranco Pujia. «Paolo era un finanziere che prestava servizio a Lamezia Terme, con un innato rispetto della legalità. E’ stato un arbitro di quelli veri, che anzitutto lo sono nella quotidianità. Si è speso tanto per l’AIA, prima come arbitro e poi come osservatore arbitrale, scegliendo di aiutare non solo i giovani associati a crescere, ma anche tanti ragazzini, durante il servizio prestato in un oratorio».
Ironico come pochi, di una schiettezza adamantina, ha insegnato a questi ragazzi la tenacia di chi sceglie sempre il rispetto delle regole. «Ha insegnato che l’impegno, la passione, la tenacia e la lealtà – ha continuato Pujia - sono imprescindibili per essere uomini e arbitri capaci di costruire, già nelle piccole cose, persino nei campetti impolverati di periferia, una società più giusta, una società migliore».
Il Presidente della Sezione di Lamezia Terme ha concluso l’intervento con questo messaggio: «Alla moglie Carolina e al figlio Michele va l’abbraccio della nostra Sezione e del Comitato Regionale della Calabria, certi che l’insegnamento di Paolo continuerà ad accompagnarci e a spronarci a fare sempre meglio, come arbitri e come uomini».
Il Presidente dell'AIA Marcello Nicchi ed il Vice Narciso Pisacreta insieme a tutti i componenti del Comitato Nazionale esprimono profondo cordoglio, anche a nome dei 34 mila arbitri italiani.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)