Sezione di Trento
La Sezione di Trento ha avuto l’onore di ospitare il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli, per la consueta riunione tecnica. Il presidente Varesco si è detto felicissimo che un ospite di così grande valenza tecnica e spessore umano abbia accettato con entusiasmo il suo invito, segno tangibile della vicinanza del centro alle periferie dell’Associazione; ha inoltre salutato i diversi colleghi delle Sezioni limitrofe, offrendo loro una calorosa accoglienza. E Alberto Zaroli non ha deluso l’attesa e le aspettative, impostando il suo intervento non su aspetti tecnici ma sull’essere arbitro e sull’Associazione di cui fanno parte tutti gli arbitri italiani, equiparando il percorso sportivo ad un viaggio.
Si è trattata di una serata associativa con la “A” maiuscola, una lectio magistralis potentissima, tenuta da un dirigente di altissimo profilo, capace di toccare i punti focali dell’essere arbitro con una dialettica ed uno spessore che hanno colpito tutti i presenti in sala. Dopo i saluti di rito e la presentazione, è proseguita su due direttrici: "Elogio della follia" e "Siate affamati, siate folli". Zaroli ha da subito colto nel segno, creando un’empatia immediata con ognuno dei presenti; ha poi mostrato alcuni dati statistici riguardanti la Sezione di Trento, raffrontando i numeri che la riguardano e le sue peculiarità rispetto ad altre realtà del territorio nazionale, utilizzando i dati informatici elaborati attraverso i programmi a disposizione dell’AIA centrale, mostrando foto e documenti relativi alla quotidianità della vita sezionale. Ne è uscito un quadro sicuramente migliorabile ma ampiamente rinnovato in positivo negli ultimi anni, di certo uno sprone a lavorare per cambiare il passo e per garantire un futuro brillante ad una piccola realtà, molto attiva e, soprattutto, molto giovane, anche nei ruoli di coordinamento. Alberto ha, poi, proseguito coinvolgendo i colleghi in una riflessione attiva e partecipata, partendo dall'importanza del rispetto delle regole associative e del vivere comune, perché “si è arbitri ogni giorno, nei comportamenti e negli atteggiamenti, non soltanto quando si scende in campo”. Mantenendo un tono accattivante ed interessante, nel corso della serata sono stati toccati tutti gli altri punti cardine afferenti gli ambiti associativi e tecnici: partecipazione, rispetto, voglia di migliorarsi e di confrontarsi, aggiornamento continuo e costante, consapevolezza dei propri limiti e determinazione per superarli, necessità di porsi degli obiettivi graduali e raggiungibili, perché i sogni non esistono: esistono progetti al quale rivolgere tutti se stessi perché diventino mete concrete.
La conclusione di Alberto Zaroli è l’augurio di “buon viaggio” a tutti, quel viaggio orgogliosamente descritto nel corso della serata: i convenuti possono quindi liberare un fragoroso applauso di ringraziamento. La serata è terminata con i ringraziamenti di rito e lo scambio di doni tra il Presidente Varesco e l’ospite, nell'auspicio di rincontrarsi presto per condividere altri momenti di amicizia ed associazione.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)