Fabbri: “Arbitrare è molto più che prendere decisioni tecniche”

Sezione di Aprilia

Fabbri: “Arbitrare è molto più che prendere decisioni tecniche”Serata importante presso i locali della sezione di Aprilia, in occasione della riunione tecnica aperta a tutti i vari ruoli, i fischietti apriliani hanno avuto l’onore di avere come relatore l’Arbitro CAN A Michael Fabbri della Sezione di Ravenna, ospite sorteggiato dal Comitato Nazionale. Arbitro dal 2000, alla CAN A dal 2015, Fabbri vanta più di quaranta gare dirette nella massima categoria. Dopo un caloroso saluto e la presentazione dell’ospite da parte del Presidente di Sezione Pietro Cazzorla, Michael ha proiettato alcuni filmati di gare da lui dirette invitando i fischietti più giovani a esporre una disamina degli episodi mostrati, cercando fin da subito di coinvolgere anche i giovani arbitri entrati a far parte dell’organico sezionale dopo l’ultimo corso e che in queste settimane hanno iniziato a calcare i loro primi campi di gioco. Gran parte dell’attenzione è stata posta sull’importanza della cura dei dettagli “Arbitrare è molto più che prendere corrette decisioni tecniche” queste le parole dell’ospite “spesso in campo la gestualità e gli atteggiamenti, soprattutto a gioco fermo, veicolano messaggi molto più forti di un cartellino mostrato”. Tra i tanti argomenti tecnici trattati, dal corretto spostamento e posizionamento sul terreno di gioco alla valutazione del vantaggio, dalla gestione della mass confrontation alla collaborazione con gli assistenti, l’elemento comune a tutti gli episodi è stato sicuramente quello di ricercare in ogni situazione in campo quella forza necessaria per fare sempre un passo avanti rispetto a quanto riteniamo sufficiente in quel contesto: “Mai accontentarsi ma avere sempre ‘fame agonistica’, solo così potrete dare il massimo in ogni situazione”. Fabbri ha quindi sottolineato l’importanza del saper leggere la partita per individuare i momenti “caldi” delle gare in cui ogni arbitro deve saper alzare l’attenzione per riportare la partita ad un livello di minore difficoltà: “Osservate i giocatori e siate psicologi in campo, solo così saprete essere l’arbitro giusto per ogni giocatore”. Accanto allo studio del Regolamento e la frequentazione assidua del polo atletico, fondamentale per vivere a pieno l’esperienza arbitrale è senza dubbio coltivare il rapporto con i nostri colleghi, con i quali possiamo confrontarci su episodi accaduti durante le nostre gare e dai quali possiamo apprendere molto, ma soprattutto con i quali possiamo condividere delle vere amicizie che resteranno sempre parte della nostra vita: “Godetevi ogni minuto dell'arbitraggio, perché un giorno tutti gli errori commessi durante la direzione delle gare verranno cancellati, ma i rapporti con le persone, quelli resteranno per sempre!". Questo è senza dubbio il messaggio più bello lasciato alla sala gremita di giovani arbitri. Prima della chiusura della serata, ha preso la parola il collega CAN A, l’apriliano Maurizio Mariani, che ha ringraziato calorosamente l’ospite per i preziosi insegnamenti della serata e ha aggiunto: “C’è sempre qualcosa da imparare da ogni incontro, sta a noi scegliere se saperlo sfruttare o metterlo nel dimenticatoio. Fate tesoro di tutto quello che ci ha insegnato stasera Michael”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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