Attenzione ai minimi particolari, a partire dal pregara, in un momento decisivo per i campionati. Questo il messaggio rivolto dal Responsabile della Commissione Arbitri Interregionali, Andrea Gervasoni, agli arbitri e agli osservatori che hanno partecipato a Roma al secondo miniraduno organizzato dalla CAI, in vista dell’impegnativo finale di Stagione. Oltre 60 gli associati coinvolti nell'appuntamento, organizzato con la collaborazione del CRA Lazio e della Sezione di Roma, provenienti da Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Sardegna e Sicilia (secondo gruppo).
Tanti gli argomenti affrontati nel corso della giornata, con il supporto di video tratti da alcune gare dirette dagli arbitri a disposizione della Commissione nel corso dell'attuale Stagione agonistica. A partire dalla scelta della divisa e dell’equipaggiamento dei calciatori. «Non bisogna aver paura», ha spiegato Gervasoni, «di chiedere prima della gara a un calciatore di togliere uno scaldamuscoli». Particolare attenzione è stata dedicata sulla collaborazione tra arbitro e assistenti, così sui falli in area di rigore. «Giudicare dando per scontato è la cosa peggiore che si possa fare», ha proseguito Gervasoni; «In area di rigore vi giocate la vita arbitrale».
A supportare il Responsabile è stata una parte del suo team, ovvero i Componenti Gianluca Cariolato, Andrea Guiducci, Salvatore Occhipinti, Paolo Gregoroni e Maurizio Viazzi. Presenti anche il Coordinatore del Settore Tecnico dell’AIA, Marcello Marcato, e il Responsabile del Modulo Perfezionamento tecnico e Valutazione Tecnica, Vincenzo Meli, i quali hanno portato il saluto del Responsabile, Alfredo Trentalange.
Applausi per l'intervento del Componente del Comitato Nazionale dell'AIA, Umberto Carbonari, che, dopo aver ringraziato il Presidente della Sezione di Roma 1, Roberto Bonardo, per l'ospitalità data ai partecipanti, ha ricordato un aneddoto personale legato proprio al Responsabile Gervasoni. «Nel 2009, in seguito alla sua elezione, il Presidente Marcello Nicchi volle il ritorno degli arbitri nazionali nelle Sezioni. Nacque così il sistema del sorteggio che ogni anno assegna arbitri e dirigenti alle Sezioni d'Italia. A Viterbo, nella mia Sezione, fummo fortunati perché venne proprio Gervasoni».
E proprio sul lavoro che l'ex arbitro di Serie A sta svolgendo alla CAI, Carbonari ha spiegato agli arbitri che proprio per la sua esperienza Gervasoni «sa perfettamente le difficoltà che incontrate la domenica e quelle che incontrano gli osservatori. Ogni giorno come AIA ci impegniamo per fare in modo di non tradire i vostri sogni. Sono state anche io in mezzo a voi. Con iniziative come l'OA Day stiamo arrivando a una crescita uniforme degli osservatori per garantire a tutti quanti voi di continuare a sognare. Dietro avete un'Associazione che fa di tutto per garantire la vostra serenità».
In chiusura il Responsabile Andrea Gervasoni, nel ringraziare tutti i partecipanti e il Presidente di Roma 1, Roberto Bonardo, per l'ospitalità, ha congedato tutti con un video motivazionale in cui claim principale è “Segui i tuoi sogni”.
Gli impegni per gli arbitri della CAI proseguono il 27 e 28 marzo con i testi atletici, in programma in 14 poli nazionali (gli associati saranno divisi in base alla regione di provenienza). Il 7 aprile, invece, ci sarà a Bari il terzo e conclusivo mini raduno, per arbitri e osservatori di Puglia, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)