Lezione all’insegna del calcio a 5 con Angelo Montesardi

Sezione di Molfetta

Lezione all’insegna del calcio a 5 con Angelo Montesardi«Io e la mia commissione abbiamo tolto dal linguaggio arbitrale la parola sacrificio. C'è il lavoro, il duro lavoro, ma non il sacrificio. Perché noi non ci sacrifichiamo. Noi arbitri facciamo quello che ci piace». Non esiste biglietto da visita migliore che le sue parole per presentare Angelo Montesardi, Responsabile della CAN 5, in visita alla Sezione di Molfetta lo scorso 14 marzo.
Si, perché Angelo Montesardi, si è presentato con l'umiltà del campione, del dirigente che fa il suo lavoro per il bene dei suoi ragazzi e, quando possibile, lo porta in giro per l'Italia, come in questo caso, a Molfetta.
La riunione, che si è svolta nei locali sezionali, ha registrato la presenza della gran parte degli arbitri e dei dirigenti pugliesi che operano nel mondo del futsal, tra cui l'arbitro internazionale Dario Pezzuto della Sezione di Lecce, il Mentor pugliese Dario Fiorentino e tanti altri dirigenti che hanno colto l'occasione per incontrare Angelo Montesardi, come il Componente del Comitato Nazionale Maurizio Gialluisi, il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Puglia, Giacomo Sassanelli, il Componente CAN 5 Salvatore Racano, nonché il Presidente della Sezione di Taranto, Gianfranco Di Leo.
La Sezione molfettese, nella persona del Presidente Antonio De Leo e del Componente CRA Nicola Gisondi, ha dato il benvenuto al Responsabile della CAN 5, ribadendo quanto la crescita degli arbitri di calcio a 5 sia da sempre una prerogativa della Sezione.
Non ha fatto mancare la sua presenza l'assistente di Serie A Emanuele Prenna, in rappresentanza degli altri massimi esponenti nazionali impegnati nel raduno della Serie B, Eugenio Abbattista, Lorenzo Illuzzi e Vito Mastrodonato.
In apertura di intervento Montesardi ha presentato la sua squadra, i suoi arbitri e il suo compito in seno alla Commissione che lo vede Responsabile. Ha spiegato, nel dettaglio, come si svolge attualmente il lavoro e quali sono gli spunti d'innovazione. Si è altresì soffermato sulle differenze strutturali che esistono tra calcio a 5 e calcio, sottolineando come nel primo l'azione vada a velocità molto più elevata e come non esista risultato scritto se non a partita conclusa, perché se nel calcio il recupero vale una vita, nel futsal il tempo vale un'eternità.
L’ospite ha poi analizzato il comportamento di un arbitro di calcio a 5, come deve comportarsi e come si rende realmente autorevole, con semplicità. E con la stessa semplicità si è preso gli applausi di tutti i presenti che hanno riscontrato in lui i valori dell'AIA, le capacità di gestione di un gruppo e la preparazione tecnica e mentale che un Responsabile CAN 5 possiede.

In copertina, una foto della platea
In gallery, alcuni momenti dell'evento

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(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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