Una giornata speciale per il 90° con il Presidente Nicchi

Sezione di Monza

Una giornata speciale per il 90° con il Presidente NicchiGiornata memorabile quella di sabato 14 aprile per la Sezione A.I.A. di Monza “Rinaldo Baracchetti”. Nella cornice unica dell’Autodromo Nazionale – il tempio della velocità della Formula 1 – sono scesi questa volta in pista gli associati brianzoli per celebrare il novantesimo anniversario di fondazione della Sezione, costituitasi nel 1928.
La giornata si è aperta con il gradito arrivo degli ospiti tra i quali spiccavano il Presidente AIA Marcello Nicchi, il componente del Comitato Nazionale Giancarlo Perinello, una folta rappresentanza del Comitato Regionale Arbitri della Lombardia guidata da Alessandro Pizzi e tutti i Presidenti delle altre 24 Sezioni lombarde.
Dalla pit-lane è partito un giro di pista a bordo della safety car messa a disposizione dall’organizzazione, per far provare a tutti l’emozione di percorrere il tracciato che ha fatto la storia dell’automobilismo, con le sue chicane, le curve di Lesmo, la variante Ascari e la curva parabolica, che riporta sul rettilineo dove le F1 toccano velocità superiori ai 350 Km/h.
La visita si è poi trasferita nel dietro le quinte dell’autodromo, la parte normalmente preclusa agli spettatori. In sequenza sono state visitate l’immensa sala stampa, la sala briefing dove vengono svolte le riunioni dei piloti e le interviste con i vincitori, per chiudere infine con la sala della Direzione di Corsa.
Un luogo dove attraverso 24 monitor il Direttore di Gara può presidiare ogni singolo tratto della pista e prendere le giuste decisioni quando si verificano incidenti o situazioni anomale; insomma per fare un parallelo con il nostro mondo potremmo definirla una sala VAR ante litteram.
La manifestazione è proseguita poi in serata nella sala conferenze della palazzina paddock, dove si è tenuto l’evento istituzionale del novantesimo anniversario, gremita da quasi duecento partecipanti e addobbata con tutta la sequenza storica di divise arbitrali degli ultimi cinquant’anni.
Dopo l’apertura e i saluti di rito a cura del Presidente di Monza Sem Perego, sono intervenuti l’Assessore allo sport Arbizzoni e il Sindaco di Monza Allevi; partendo dal grado di competenza e preparazione della struttura arbitrale italiana, anche come punta avanzata nell’applicazione tecnologica, hanno poi sottolineato l’importanza del presidio arbitrale sul territorio. Certamente per garantire il corretto svolgimento delle gare dilettantistiche ma anche come strumento per veicolare i valori positivi di socialità e di aggregazione dello sport giovanile e di base.
Sono seguiti poi i riconoscimenti ai vari Presidenti che hanno retto la sezione monzese negli ultimi quarant’anni: Motta, Gamberini, Terruzzi, Dal Farra, Tomasoni, Falcone, Perri, Baracchetti (rappresentato dalla moglie e dalla figlia), Mannella, Faraone e Mauri.
L’occasione è stata propizia anche per conferire alcuni riconoscimenti per i risultati tecnici ottenuti da alcuni giovani arbitri nella scorsa stagione, come Dario Semeraro – miglior arbitro esordiente, Andrea Gardoni – miglior arbitro promosso al CRA ed Alessandro Boggiani – assistente arbitrale promosso alla CAN D.
E’ stato poi il momento del Presidente del CRA Alessandro Pizzi riconoscere l’importanza di queste giornate duranti le quali si uniscono momenti di lavoro (nel pomeriggio si è tenuta anche la Consulta della lombardia) ed eventi celebrativi, interpretando così alcune delle variegate sfaccettature dell’organizzazione arbitrale.
Infine è toccato al Presidente Marcello Nicchi chiudere la serata con un sentito e coinvolgente intervento di sintesi. Partendo dai temi di recente attualità, come gli attacchi mediatici agli arbitri, la violenza, i ritardi nei rimborsi, che interessano l’intera famiglia arbitrale italiana, è arrivato fino ad indicarne le potenziali ripercussioni sulla base e quindi specificatamente sul funzionamento delle sezioni.
Ma il monito del Presidente si è concluso con un deciso messaggio di positività per i traguardi che l’AIA ha saputo raggiungere, sia in campo nazionale che estero, per il riconosciuto primato nella competenza, anche sul fronte tecnologico, per la coesione e l’unità di intenti che lo stesso Nicchi ritrova di continuo su tutto il territorio durante le frequenti visite alle sezioni.
E quindi dove se non da Monza, si può lanciare il messaggio finale, forte e chiaro a tutti, che la “macchina AIA” è sulla griglia di partenza, con i motori accesi e rombanti, pronta settimanalmente a partire per arbitrare sui campi di giuoco italiani, per il bene del calcio e dello sport.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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