Altra giornata di cambi al raduno della CAN 5 in corso da sabato 1 settembre a Sportilia.
Gli arbitri del secondo turno hanno lasciato il posto agli osservatori.
I lavori della mattinata, ancora riservati agli arbitri, oltre al consueto appuntamento con un allenamento defaticante, si sono concentrati su argomenti rilevanti dal punto di vista regolamentare e gestionale. Il Componente Riccardo Arnò ha puntualizzato le tematiche inerenti la necessità di una uniformità valutativa all’interno del team arbitrale. La Coordinatrice per il Calcio a 5 Settore Tecnico AIA, Francesca Muccardo, ha trattato i temi relativi alla “simulazione”, partendo dal concetto che ognuna di queste situazioni “viola il principio di lealtà sportiva”. Particolarmente gradita dagli arbitri è stata l’analisi di una preziosissima guida, predisposta dal Settore Tecnico, con dei suggerimenti per una corretta rilevazione di questa tipologia di infrazione. In chiusura di mattinata è stato svolto il lavoro di “defriebing”, relativo al lavoro dei gruppi di studio in cui gli arbitri erano stati impegnati nelle serate precedenti.
Nella prima parte del pomeriggio riunione congiunta fra arbitri, che subito dopo si sono congedati dal raduno, ed osservatori. Prezioso l’intervento del Responsabile della Commissione, Angelo Montesardi, che ha puntualizzato, a tutti, le principali disposizioni tecniche.
Montesardi, proseguendo i lavori con il gruppo degli osservatori, ha poi parlato dell’importanza della corretta verifica del cronometro e del tabellone nelle fasi finali delle gare, sul ruolo degli assistenti arbitrali e l’equipaggiamento dei calciatori. Importanti focus tecnici sono stati discussi sui casi un cui i calciatori escono dalle linee perimetrali per guadagnare una migliore posizione sul terreno di gioco, sulla gestione dei casi di “goal non goal” ed infine su gravi falli di gioco. Particolare attenzione è stata infine posta da Montesardi sui falli commessi con le braccia alte che, colpendo gli avversari nella zona del collo e del viso, pongono seriamente in pericolo l’incolumità fisica dei calciatori.
Nel corso del pomeriggio i Componenti Racano, Scanu e Peroni hanno trattato i temi relativi alle corrette modalità di fruizione dei moderni sistemi di comunicazione e dei social network, alle caratteristiche comuni per la definizione della difficoltà della gara che sarà visionata ed ai parametri per una corretta valutazione della prestazione arbitrale.
“Nel colloquio di fine gara – dice Laura Scanu- è fondamentale cogliere e rispettare il delicato momento psicologico degli arbitri nel post gara”. Partecipato il confronto e l’analisi delle corrette modalità di compilazione della rinnovata relazione sulla prestazione arbitrale. Appena il tempo di “digerire” le ultime novità e gli osservatori sono stati subito chiamati a mettere in pratica le nozioni ricevute compilando una relazione relativa ad una gara della scorsa Stagione che è stata fatta vedere nel maxi schermo della sala conferenze del Centro Tecnico di Sportilia.
Dopo cena l’attivazione dei gruppi di studio ed i colloqui per ambito regionale.
Nella foto di copertina il gruppo degli osservatori assieme alla Commissione; nelle altre foto alcuni momenti della discussione sui lavori di gruppo degli arbitri, alcune vedute della sala con gli osservatori, il Componente Laura Scanu durante la sua lezione, un momento della compilazione della relazione
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)