Altra designazione di prestigio per gli arbitri internazionali dell'AIA. Nella seconda metà di luglio, due nostre internazionali, l'arbitro Silvia Tea Spinelli della Sezione di Terni e l'assistente Romina Santuari della Sezione di Trento, sono state invitate a dirigere la fase finale del campionato Europeo femminile UEFA Under 19. La manifestazione si svolgerà in Ungheria, nella suggestiva regione del lago Balaton.
Come avviene per gli uomini, anche nel caso dell'Europeo femminile la fase finale si svolge con la formula di due gironi da otto squadre da cui scaturiscono le quattro semifinaliste, le vincenti delle quali si scontreranno per il titolo europeo nella finale del 31 luglio che si disputerà nellla cittadina dal nome non facilmente pronunciabile di Zalaegerszeg. A contendersi il titolo, di cui la detentrice è la Spagna, saranno la Germania, che nella categoria ha vinto anche il Mondiale disputato nel 2004 in Thailandia, la Francia, la Finlandia, la Svizzera, la Scozia, la Russia, l'Ungheria e l'Inghilterra che nell'ultimo turno di qualificazione disputato nella provincia di Pordenone, si è sbarazzata fortunosamente della blasonata Norvegia e dell'Italia allenata da Betty Bavagnoli, grazie a una rete di differenza nella classifica avulsa.
La coppia Spinelli-Santuari si è guadagnata la designazione per queste finali, anche grazie all'ottimo lavoro svolto durante il secondo turno di qualificazione disputatosi in Austria a fine aprile, quando hanno diretto con l'ausilio di una collega assistente straniera le partite Austria - Romania e la decisiva Austria - Russia, ottenendo una ottima votazione da parte dell'osservatore finlandese Mattson.
In Ungheria la supervisione delle prestazioni arbitrali sarà demandata allo slovacco Jozef Marko e al più noto ex-arbitro portoghese Melo Pereira, entrambi attualmente membri della Commissione Arbitrale UEFA. L'augurio dell'AIA è che possano apprezzare e compiacersi delle prestazioni di Silvia Tea e Romina.
Nella foto, da sinistra, Silvia Tea Spinelli e Romina Santuari
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)