Alla 48esima edizione della Conferenza degli Arbitri Scozzesi quest'anno, oltre a ospiti della famiglia arbitrale provenienti da tutta l'Europa, anche l'AIA è stata presente in qualità di ospite speciale. A rappresentare i colori della nostra Associazione: Alberto Boschi, direttore del Settore Tecnico dell'AIA, e Danilo Filacchione dell'Ufficio Rapporti Internazionali. La Conferenza si è svolta nella suggestiva cornice della prestigiosa Università di Saint Andrews, la stessa presso la quale sta ultimando i suoi studi William, il primogenito di Carlo d'Inghilterra e di Lady D. La Conferenza ha radunato gli arbitri scozzesi di tutte le categorie che hanno voluto aderire (pagandosi anche in parte il soggiorno di tasca propria), da quelli della massima divisione ai neoimmessi, in un clima comune di grande familiarità e coesione. Oltre a fare un sunto della stagione conclusa, la Conferenza è servita a fare il punto su alcune interpretazioni delle Regole di Gioco e sulle ultime innovazioni; si è anche dibattuto con i giornalisti, in particolare in merito alle aggressioni verbali di cui sono stati vittime alcuni arbitri da parte dei tabloid locali. Spazio è stato dato anche al commiato da chi, come l'arbitro Hugh Dallas ha appeso il fischietto al chiodo, e i lavori poi si sono chiusi con l'intervento di Michel Vautrot, ex-arbitro francese di fama internazionale, attualmente membro della Commssione Arbitri UEFA.
A condire tutti gli interventi, non è mai mancato il classico humour britannico. Gli ospiti italiani sono stati interrogati con curiosità sugli aspetti dell'arbitraggio in Italia, a cui tutti all'estero guardano con ammirazione.
Nella foto accanto Boschi e Filacchione all'esterno del castello che ha ospitato la kermesse degli arbitri scozzesi. Più a sinistra un fischietto locale in "divisa ufficiale" con il caratteristico kilt.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)