Pacifici: “La CAI punto di riferimento nell’AIA”

Pacifici: “La CAI punto di riferimento nell’AIA”La riunione congiunta di arbitri ed osservatori ha aperto il secondo, ed ultimo giorno, del raduno di metà Campionato della CAI in programma a Tivoli Terme.
Dopo l’introduzione del responsabile della Commissione, Carlo Pacifici, ed alcuni brevi interventi dei componenti Simone Ponzalli, Carlo Scarati, Maurizio Toscano e Giuliano Vendramin, è toccato a Ciro Camerota enunciare una serie di dati e statistiche relative alla parte della stagione fin qua effettuata, dalla cui lettura si evince chiaramente la diversa tipologia dei campionati nelle varie regioni.
Subito dopo, curati dal componente Domenico Ramicone, si è assistito ad una serie di filmati, fatti vedere a scopo didattico “affinché l’errore di uno si tramuti in positività per tutti gli altri”, come ha dichiarato Pacifici, il quale, ha poi espressamente parlato di tecnica.
“In questi anni – ha, tra l’altro, detto il Commissario – ci si è preparati sul piano atletico e su quello tecnico. Adesso dobbiamo migliorarci dal punto di vista tattico. Read the game (leggi il gioco) significa la capacità di leggere e capire lo svolgimento del gioco e spostarsi in campo con acume ed intelligenza tattica. Lo spostamento dell’arbitro è diverso da partita in partita e da situazione in situazione, per cui necessari diventano la capacità di seguire il gioco (azione) e l’abilità di essere pronti al variare dello stesso (reazione)”. Pacifici ha anche parlato della necessità di inserire nella metodologia d’allenamento per gli arbitri anche una parte relativa alla lettura della gara, mentre gli osservatori sono stati esortati a fare i formatori, rappresentando anche ai direttori di gara la soluzione per una situazione critica verificatasi in campo. “L’arbitraggio moderno non è complicato – ha continuato – ma semplice, perché fatto da decisioni semplici. Ed andiamo in campo decisi perché portiamo un distintivo pesante che ci responsabilizza”.
La conclusione l’ha dedicata a questi anni passati alla guida della CAI, per i quali ha ringraziato il Presidente Nicchi, il Vice Pisacreta e tutto il Comitato Nazionale. “La CAI è oramai diventata un punto di riferimento, che ha fatto crescere ragazzi come arbitri e come uomini, perché con il progetto ‘La CAI nella tua sezione’ 156 ragazzi sono diventati protagonisti nelle loro realtà territoriali”.
Il Componente del Comitato Nazionale, Umberto Carbonari ha terminato la lunga mattinata con un intervento appassionato e forte nei contenuti, nel quali ha ribadito l’importanza che l’AIA al giorno d’oggi riserva a questo Organo Tecnico Nazionale, necessario per la buona formazione dei giovani arbitri che fuoriescono dalle singole realtà regionali. Carbonari ha anche parlato degli annosi temi riguardanti l’adeguamento dei rimborsi e la violenza perpetrata agli ufficiali di gara, dei quali ha anche recentemente trattato il Presidente Federale, Giancarlo Abete, nella sua relazione programmatica per la rielezione a capo della FIGC, inserendoli tra i punti da realizzare. Il dirigente nazionale si è poi rivolto agli osservatori riferendo come sia giusto che a questo ruolo venga data la dignità che merita, perché gli “arbitri crescono se ci sono dei bravi maestri” ed ha concluso incitando tutti ad avere passione e l’intenzione di crescere.
Dopo pranzo, poi, vi è stata l’innovativa sperimentazione, per la prima volta in assoluto attuata da un Organo Tecnico Nazionale e senza dubbio riuscito, di visionare collettivamente una gara; i circa cento osservatori presenti e tutti i componenti la Commissione si sono recati al campo sportivo di Montecelio, sfidando il freddo intenso ed una fastidiosa pioggerellina, dove hanno assistito ad una gara del campionato Juniores, al termine della quale hanno consegnato al tutor di riferimento una breve relazione. La CAI, dunque, ancora una volta fa da apripista a livello nazionale per un costante e continuo studio e miglioramento di tutte le componenti.

Nelle foto: il discorso di Pacifici; la sala gremita; Camerota illustra le statistiche; il discorso di Carbonari; la visionatura collettiva.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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