Si sta per concludere il raduno precampionato degli arbitri della Can Pro, in corso a Sportilia, giunto alla penultima giornata. Nella serata di ieri, dopo cena, il commissario Stefano Farina ha trattato la regola del fuorigioco dinanzi la platea di arbitri ed assistenti del gruppo del centro nord. La riunione è stata abbastanza lunga. Le innovazioni apportate dall’Ifab, da assimilare nel più breve tempo possibile, hanno richiesto un’accurata disamina delle varie situazioni riprodotte nei filmati che la commissione ha appositamente selezionato ai fini della casistica.
Nella mattinata odierna i vice responsabili del settore tecnico, Vincenzo Fiorenza e Francesco Milardi, hanno somministrato agli assistenti del centro nord i test sul regolamento, che in linea di massima sono stati soddisfacenti. Gli stessi giudici di linea, nel pomeriggio, sono stati sottoposti anche alle prove atletiche. Hanno eseguito, in particolare, il test Ariet, che misura la resistenza specifica dell’assistente dell’arbitro.
Hanno lavorato dal punto di vista atletico anche gli arbitri, a cui è stata valutata la frequenza cardiaca massima, con l’utilizzo di strumenti tecnologici come il Gps K Sport a 20 hz e un cardiofrequenzimetro Polar T2, a telemetria lunga. Il test è consistito nell’esecuzione di una serie di scatti di 20 metri, su un percorso seghettato, da compiere fino allo sforzo massimale.
E come gli altri giorni non sono mancate le riunioni tecniche. Nella tarda mattinata Farina ha trattato il vantaggio, specificando le situazioni di gioco ideali per concederlo.
Altrettanto importante è stata la riunione tecnica del pomeriggio, che ha trattato l’intesa tra arbitri e assistenti, che in campo deve essere ottimale. Ecco degli stralci degli interventi del commissario Farina: “L’assistente non deve indurre l’arbitro a fischiare per episodi sotto il suo controllo”. E ancora: “Nel caso di condotta violenta vicino l’assistente quest’ultimo deve sempre alzare la bandierina, anche se l’arbitro è vicinissimo”. In ultimo: “L’arbitro deve fare ciò che segnala l’assistente una volta che l’ha interpellato. Nelle segnalazioni bisogna essere determinati e decisi per impartire certezze, principalmente all’arbitro”.
Altro punto trattato, la gestione delle persone sedute in panchina, che devono essere redarguite al momento giusto, da vicino e in tutte quelle condizioni che possano rendere il richiamo efficace.
Nella foto in home page gli arbitri insieme agli assistenti del centro nord
- Nella foto in alto e nelle prime cinque in basso alcuni scatti durante l’esecuzione dei test atletici
- Segue una foto di gruppo della rappresentanza del Modulo Atletico del Settore Tecnico partecipante al raduno
- Nell’ultima il commissario Farina che si allena durante una pausa dello stage
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)