Sezione di Sesto San Giovanni
Molte persone, un segnale positivo, una serata all’insegna del fair play.
Presso la “Sala Conferenze del Comune” di Sesto San Giovanni, giovedì 4 maggio si sono radunate diversi appassionati “addetti ai lavori” e non, per partecipare al convegno dal titolo: “Violenza e razzismo nel calcio minorile lombardo”, organizzato dalla locale sezione Aia in occasione del venticinquesimo anniversario dalla fondazione. Presenti alla manifestazioni, oltre al presidente di Sesto, Walter Briganti, anche Roberto Del Bo, numero uno dell’Aia lombarda, Walter Cottini, Presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc lombarda, Gian Piero Scevola, cronista de “il Giornale”e Monica Chittò, Assessore allo Sport e attività culturali del comune di Sesto San Giovanni.
Quest’ultima, in un applaudito intervento, ha parlato dei valori autentici dello sport, in special modo riferiti alla “vittoria”, da considerare semplicemente quale premio sportivo e non umiliazione per l’avversario. La violenza nel mondo dello sport discende dall’esasperazione degli animi. E su questo punto ha avuto parole importanti Scevola, giornalista noto per le sue comparse televisive, che ha spiegato il ruolo fondamentale dei mass media nel rapporto fra società, tifoserie e componenti del calcio. Se il calcio, infatti, talvolta, si macchia di episodi gravi di razzismo e intolleranza, è altrettanto vero che una figura “super partes” e riconosciuta come quella dell’arbitro assume un ruolo decisivo. Come se il direttore di gara fosse un vero e proprio educatore. Su questo concetto si è soffermato Roberto Del Bo, presidente del Comitato Regionale Arbitri della Lombardia, da sempre sensibile e profondamente impegnato nella prevenzione della violenza e delle discriminazioni sui campi di calcio. Solo con l’impegno di ciascuno, per quel che riguarda la propria funzione, è possibile prevenire, fin dalle gare disputate dai ragazzi più piccoli incresciosi accadimenti che poco hanno a che fare col pallone, come ha specificato Walter Cottini.
Il convegno, quindi, ha teso a mantenere viva l’attenzione su un fenomeno troppo spesso tollerato dall’ignoranza e dalla indifferenza e che, invece, costituisce una spina nel fianco verso l’autentico significato dello sport.
Nel corso dell’iniziativa sono stati premiati: Angelo Di Pasquale, moderatore della serata, Eugenio Berti, presidente fondatore del presidio arbitrale di Sesto, Giancarlo Fachera (componente Cra Lombardia) e Angelo Anzani, come presidenti di questi venticinque anni, l ‘osservatore a disposizione della Can A/B: Massimo Fuschi, Water Cottini, Presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc lombarda e l’Assessore Monica Chittò, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Sesto.
Un gran inizio, insomma, per i festeggiamenti del venticinquennale di Sesto San Giovanni. Ma non è finita qui. A giugno è previsto il torneo fra Sezioni Aia della Lombardia.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)