CAN D, Nicchi e Tavecchio alla chiusura del raduno

CAN D, Nicchi e Tavecchio alla chiusura del radunoCon il saluto del presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, e del presidente della Lnd, Carlo Tavecchio, ha chiuso questa mattina i battenti, a Sportilia, il raduno di inizio stagione degli arbitri di Serie D.
Nell’arco della mattinata, i lavori sono terminati all’ora di pranzo, il responsabile della Can D, Carlo Pacifici, ha intrattenuto i convocati per qualche ora, al fine di fornire gli ultimi ragguagli tecnico – comportamentali. Il commissario, in particolare, ha dibattuto sui parametri con cui gli osservatori valuteranno gli arbitri nell’annata sportiva, illustrando i pochi cambiamenti apportati rispetto al passato. Ha quindi raccomandato ai ragazzi in sala di sostenere il colloquio di fine gara nel migliore dei modi, considerandolo un momento di crescita molto importante.
Questo è stato il commento di Pacifici sullo stage formativo conclusosi oggi e iniziato sabato scorso, quando a Sportilia erano giunti gli osservatori: “Sono soddisfatto del lavoro che è stato svolto e sono pienamente convinto che questo gruppo sarà protagonista di una stagione importante. Nel corso del raduno abbiamo toccato tutti i punti relativi alla figura dell’arbitro, dell’assistente arbitrale e dell’osservatore, analizzando tutti gli aspetti del singolo ruolo e permettendo ad ognuno di svolgere il proprio compito al meglio. Da domani scendiamo in campo consapevoli dell’impegno particolarmente gravoso e consapevole della nostra forza”.
Il commissario ha inteso ringraziare quanti, nel corsi di questa settimana molto intensa, hanno dato il proprio supporto al raduno, raggruppati in staff con precise competenze: la squadra dei fisioterapisti; i medici del settore tecnico Luigi Gianturco e Rosario Sciuto e i seguenti componenti del modulo preparazione atletica del settore tecnico: Vincenzo Gualtieri, Venerando Tonon e Giuliano Compagnucci.
A metà mattinata sono giunti a Sportilia, come accennato, Marcello Nicchi e Carlo Tavecchio, nonché il coordinatore del Dipartimento interregionale, Luigi Barbieri, per il saluto di inizio stagione.
Il presidente dell’Aia ha raccomandato agli arbitri di arbitrare con naturalezza e semplicità, mantenendo sempre un comportamento impeccabile. Ha proseguito ponendo l’accento sui campionati dilettantistici, le cui gare sono un numero molto più alto di quelle dei tornei professionistici e che consentono ad una miriade di sportivi di divertirsi e dove vengono impegnati la stragrande maggioranza degli arbitri italiani: “Il calcio è bello perché ci sono 50 mila società e 35 mila arbitri”, ha detto Nicchi, che rivolgendosi ai presenti ha così concluso: “Non tutti arriverete in alto ma di certo state vivendo un’esperienza bellissima, partita dal corso d’arbitro e che non potete sapere quando finirà”.

Nella foto in home page Pacifici, Nicchi, Tavecchio e Barbieri
In alto la squadra di organi tecnici della Can D
In basso un’immagine degli arbitri

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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