Il Presidente dell’Associzione Italiana Arbitri, Tullio Lanese, sentito il Vice Presidente Cesare Sagrestani, vista l’informazione di garanzia pervenutagli, pur sottolineando la sua assoluta estraneità alle ipotesi di reato contestategli, in mancanza di un suo potere di controllo e di vigilanza sugli Organi tecnici deputati alle designazioni sino al primo marzo 2006, a tutela dell’immagine del movimento arbitrale e delle migliaia di associati che lo compongono dedicando senza finalità di lucro autentica passione, energie e tempo all’assolvimento dell’attività arbitrale, nel rispetto dei principi etici e morali cui ha sempre ispirato le sue condotte, informa che si autosospende con effetto immediato dalla carica elettiva di Presidente Nazionale e che le funzioni vicarie verranno assunte dal vice presidente eletto che si è reso disponibile.
L’autosospensione è destinata a durare per tutto il tempo tecnico che risulterà necessario a chiarire la sua posizione personale nelle sedi giudiziarie, conferendo ai suoi legali specifico mandato a richiedere all’autorità giudiziaria competente di essere prontamente sentito sui fatti.
Invita gli associati a proseguire con rinnovato impegno la loro opera a favore del movimento arbitrale, della credibilità del giuoco del calcio e dei valori genuini di cui lo sport è portatore, perseguendo nel contempo con coerenza ed ancora maggior forza nelle istanze tese ad ottenere finalmente l’autonomia amministrativa e tecnica, tramite l’autorizzazione federale all’A.i.a. a costituirsi quale associazione di diritto privato non riconosciuta, di cui si è sempre fatto portatore sin dalla sua prima elezione del novembre 2000 con il consenso generalizzato della base associativa.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)