Carmine Russo e l’aspetto psicologico dell’arbitro

Sezione di Avellino

Carmine Russo e l’aspetto psicologico dell’arbitroNella serata del 9 aprile la sezione di Avellino ha ospitato il collega della CAN A Carmine Russo, della sezione di Nola. Si tratta per lui di un gradito ritorno nella sezione irpina, città di cui è nativo e dove si allena presso il polo nazionale, perché già lo scorso anno tenne una splendida lezione. Ed è proprio dal discorso tenuto nell'incontro precedente che comincia la sua lezione. E' giusto che un arbitro di Serie A si confronti con i colleghi giovani.
Dal suo discorso di denotano l' esperienza di 7 anni alla CAN A e delle sue tante gare nella massima categoria: gli ingredienti fondamentali dell'arbitraggio sono semplici: allenamento, conoscenza del regolamento e frequentazione della sezione. L'arbitro infatti è colui che deve garantire l'equità tra le parti, e questo va fatto con immediatezza, portando nella pratica concetti che si apprendono con la teoria. La sezione è fondamentale: bisogna sempre apprendere dai colleghi più anziani, e fare tesoro di ogni momento per poter migliorare.
Il collega ha poi spostato l'attenzione sull'aspetto psicologico dell'arbitro: per poter cercare la migliore prestazione in ogni gara, un arbitro deve avere voglia di fare, determinazione e concentrazione. Sono delle costanti che aiutano e migliorano la gara e fanno sì che le cose vadano al meglio. La voglia di fare è tutto ciò che precede la gara, dalla programmazione degli allenamenti, la cura dell'alimentazione, lo studio delle squadre e del tipo di gara che si va a dirigere. La determinazione è fondamentale: un arbitro, per ambire alla migliore prestazione deve essere determinato, voglioso di raggiungere l'obiettivo, desideroso di dare il massimo. E' con questo che si matura: avere la consapevolezza di dare il meglio, di fare ciò che si deve nel momento opportuno. Solo con la determinazione si avrà la forza e la prontezza di fare la cosa giusta al momento giusto. La concentrazione è necessaria: quando si va in campo, bisogna immergersi fino in fondo nella realtà della gara. Essere ben consapevoli di ciò che accade e ciò che può accadere, essere in grado di leggere la gara, di prevedere gli eventi e farsi trovare pronti all'evento. La concentrazione deve esserci fin quando si arriva in campo, ed essere dimostrata già dal briefing con i propri collaboratori. In questo modo grandi eventi saranno sempre sotto controllo e non ci si troverà impreparati: sicuramente si può sbagliare, è umano, ma avendo la completa percezione degli eventi si può ridurre sensibilmente il margine di errore.
In conclusione, Russo ha fatto un passaggio sui momenti difficili che un arbitro nel corso della sua carriera può attraversare: ed è proprio la forza di volontà, e soprattutto la voglia di tornare sui livelli precedenti e poi salire ancora più su, che fa sì che si migliori, oltre che in campo, nella vita.
L'intervento di Carmine Russo ha suscitato l'enorme entusiasmo e la curiosità dei presenti, i quali hanno posto al collega diverse domande, alle quali ha prontamente risposto: dalle emozioni che si provano a dirigere una gara di Serie A all’incontro più bello diretto, agli aspetti della collaborazione ed anche al ruolo dell’arbitro addizionale, ed altre curiosità.
I presenti hanno salutato l'ospite con un forte applauso e Russo si è congedato invitando i più giovani a frequentare il polo nazionale di allenamento di Avellino, dove con lui ci sono altri arbitri nazionali dai quali apprendere tanto e poter crescere al meglio.
Il presidente Zaccaria: "La presenza di Carmine ci inorgoglisce, con grande piacere è venuto in questa sezione per la seconda volta, dove possiamo considerarlo di casa visto che conosce tutti. Ogni giorno al polo mette a disposizione dei giovani la sua grande esperienza e si confronta con loro senza alcun problema: è proprio questo che li fa crescere, il confronto con l'élite dell'arbitraggio italiano non può far altro che farci migliorare. Stasera i ragazzi hanno visto Carmine in una duplice veste, da un lato in quella di arbitro di Serie A, dall'altra in quella di uno di loro”.

Nelle foto, Carmine Russo durante la sua lezione e con il presidente Saverio Zaccaria.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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