Iniziato a Sportilia il raduno pre campionato della CAI

Iniziato a Sportilia il raduno pre campionato della CAIE’ partito il raduno pre-campionato della CAI. Ad essere oggetto di direttive, quiz tecnici, spiegazioni e disposizioni gli osservatori arbitrali, ai quali sono stati dedicati dalla Commissione presieduta da Danilo Giannocaro i primi due giorni a Sportilia. Insieme a loro anche i 20 responsabili in seno ai Comitati Regionali e Provinciali degli osservatori, destinatari di un esaustivo incontro tenuto dal responsabile del Settore Tecnico, Alfredo Trentalange, nel quale sono state date le direttive da riportare nei vari raduni di competenza. L’obiettivo è quello di creare una “generazione diversa” di osservatori attraverso una nuova mentalità. «L’Italia – ha affermato Trentalange – è l’unico paese al mondo in cui esiste un corpo di osservatori e su di essi l’AIA investe per la loro formazione e crescita, perché vogliamo che a decidere il futuro di un arbitro siano proprio gli osservatori. Voi siete il Settore Tecnico nelle vostre regioni dove dovreste fare i formatori degli osservatori. Si sta cercando un percorso condiviso di solidarietà tecnica perché la formazione costa ma l’ignoranza costa ancora di più perché la paghiamo tutti».
Prima però l’inizio ufficiale dei lavori con la presentazione da parte di Giannoccaro della commissione, dei componenti del Settore Tecnico (oltre a Trentalange, presenti anche il vice Vincenzo Fiorenza, il coordinatore Marcello Marcato, il responsabile del modulo Perfezionamento e valutazione tecnica Luca Gaggero, i componenti Vito Albanese e Lorenzo Bonello), dei medici Antonella Maglietta, Claudio Castellini e Rosario Sciuto e dello staff della Segreteria. Giannoccaro si è soffermato sul vademecum inviato agli inquadrati, che rispetto allo scorso anno è implementato grazie proprio all’esperienza vissuta nella passata stagione dalla Commissione. «L’arbitraggio – questo, un passaggio del suo discorso - è fatto di svolte e l’osservatore deve pensare alla crescita dell’arbitro, non a sé stesso».
Dopo le prove tecniche, è stato il componente Paolo Consonni ad intervenire spiegando le modalità delle trasferte. A seguire il coordinatore del “gruppo” osservatori, Luigi Stella, che, supportato anche da numerosi filmati, ha motivato l’ottica di crescita continua che ha l’Organo Tecnico ribadendo che si cresce per confronto. Stella ha quindi esortato gli osservatori a manifestare concretezza, coerenza e coraggio sia nella valutazione che nella relazione che nel colloquio. «Dovete essere – ha esortato – essenziali ed ancorati ad esempi concreti. Coerenti tra ciò che vedete, scrivete e la valutazione assegnata. Coraggiosi nell’utilizzare tutta la gamma di voti», soffermandosi sul concetto di futuribilità, che è oggettiva e relativa alla gara visionata e non soggettiva e assoluta. Concetti sottolineati anche nei confronti dei cinquantaquattro nuovi immessi.
Trentalange, alla platea, successivamente ha sottolineato come «bisogna aiutare i nostri arbitri a crescere da soli, perché noi osservatori, formatori, dobbiamo assumere compiti educativi facendo attenzione però che l’umanizzazione non scada nel buonismo che è deleterio. Vi è qui un ambiente favorevole ed è merito della Commissione».
Dopo cena il componente Sauro Cerofolini ha relazionato sulla valutazione agli assistenti, mentre Michele Cavarretta ha parlato delle modalità di designazione fornendo al contempo alcune direttive.
La lunga serata si è conclusa con la spiegazione della Circolare n. 1 effettuata da Vito Albanese.

Nella foto in alto, Giannoccaro e Trentalange.
Nelle altre foto: la Commissione al completo, da sn. Velotto, Buda, Cavarretta, Consonni, Toscano, Giannoccaro, Ceccarelli, Branciforte, Scarati, Cerofolini, Senesi, Gregori e Stella, al tavolo Marcato; seduti in prima fila, da sn. Trentalange, Fiorenza, Gaggero, Bonello e Albanese; l’inizio dei lavori; la riunione con i responsabili dei CRA e CPA degli osservatori; Renato Buda, Maurizio Toscano e Paolo Consonni, al tavolo Carlo Scarati; Stella, Giannoccaro e Trentalange, sopra seduti Gaggero e Fiorenza; Michele Cavarretta durante il suo intervento.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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