CRA Friuli-Venezia Giulia
Ai nastri di partenza la stagione per gli associati del Friuli-Venezia Giulia. A campionato appena iniziato, subito carichi nella tre giorni di raduno che ha visto partecipare tutta la forza arbitrale a disposizione del Comitato Regionale Arbitri.
Nell'ormai consolidato appuntamento tra le montagne di Tarvisio (UD), il raduno prende il via con i test atletici che hanno visto mettersi in gioco arbitri e assistenti nelle prove specifiche. A seguire una riunione focalizzata sul briefing pre-gara, momento fondamentale per la buona riuscita della stessa, grande cura deve essere data ai particolari in modo da garantire una uniformità di intervento.
Il secondo giorno si apre con le riunioni distinte tra arbitri e assistenti, volte ad approfondire i dettagli dei ruoli, puntando ad un coinvolgimento diretto dei presenti. Se è vero che la terna è la terza squadra sul campo, si rivela più che mai utile questa ormai consolidata scelta di dedicare qualche ora ad interventi distinti per ruolo, permettendo di definire con maggior dettaglio la cornice dentro la quale andiamo ad operare in qualità di arbitro o assistente.
Nel pomeriggio, dopo lo svolgimento dei quiz tecnici, i componenti del Settore Tecnico, Gianluca Baciga (Verona), Luca Passarotti (Mantova) e Roberto Proietti (Bergamo), con il componente del Comitato Nazionale dell’AIA Erio Iori (Parma) sono intervenuti trattando la circolare 1, introducendo precisazioni sull'attuale interpretazione del fuorigioco.
Di particolare rilievo l'intervento del Presidente regionale Massimo Della Siega sul ruolo della comunicazione nell'esercizio della funzione arbitrale. Comunicare è mettere in comune, condividere, mettersi in relazione con gli altri, l'aspetto comportamentale è essenziale nella nostra performance. Ma per arbitrare non è sufficiente comunicare, è necessario farlo efficacemente, ovvero raggiungere l'obiettivo di farsi comprendere ed apprezzare. La comunicazione vera consiste nell'obiettivo raggiunto e per poter ottenere questi risultati è fondamentale saper leggere il contesto e interpretare i segnali, sforzandoci di capire chi si ha di fronte. Aspetti questi ai quali forse non sempre si dà la giusta rilevanza.
Non sono naturalmente mancate le disposizioni di carattere pratico relative ad aspetti quali indisponibilità, congedi, certificati medici, accettazione gara, organizzazione della trasferta, il referto. Concetti formali, se vogliamo, ma che permettono di assicurare 3000 partite nel solo CRA, e 11.000 gare all’anno in tutta la regione.
Una tre giorni ricca di momenti fondamentali di condivisione, formazione e crescita senza i quali difficilmente potremmo dirci arbitri.
Nella foto in alto, il gruppo dei partecipanti al raduno.
Nelle altre foto: il Presidente CRA Massimo Della Siega parla alla platea, al suo fianco Erio Iori; il gruppo dei Componenti regionali; un momento dei test atletici; alcuni momenti durante l'intervento del Settore Tecnico.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)