Alla Choco Marathon percorsi chilometri di solidarietà

CRA Umbria

Si è conclusa il 26 ottobre l’iniziativa-benefit nel segno del podismo a cui ieri ha partecipato il Comitato Regionale Arbitri dell’Umbria. Gli arbitri proprio in questa occasione hanno dimostrato l’idea di fare la differenza in tutto ciò che si fa. A questa impresa hanno partecipato non solo gli arbitri umbri ma anche gli arbitri “amici” della sezione di Jesi.
Si è trattato di chilometri intensi per i 2500 partecipanti, tra cui anche persone diversamente abili, insomma una partecipazione corale che vuole ribadire il proprio “sì” alla solidarietà. L’importanza del binomio sport ed etica sociale rivela il valore aggregativo del primo, traducendolo in un importante messaggio solidale. Questa è stata la dimostrazione di quanto l’Associazione Italiana Arbitri sia sensibile a questo tema. È stata un’occasione concreta per far conoscere a tutti gli aspetti etici e sociali, ancorché ludici, dello sport, veicolati attraverso questo progetto.
Lo sport come terreno di gioco da fecondare per far crescere, i cittadini di domani, in armonia con gli altri, acquisendo dalla pratica sportiva i valori di socialità e rispetto reciproco che saranno il bagaglio umano che poi porteranno con sé per tutta la vita. Un altro obiettivo raggiunto, che ha permesso a tutti, senza distinzioni di condizioni personali, sociali ed economiche, di partecipare all'attività sportiva. Lo sport generalmente è visto come opportunità di successo e risultati, pertanto è priorità quella di investire energie, risorse e cuore nel promuovere tra i giovani una giusta cultura sportiva, favorire l’adozione di uno stile di vita sano, permettere relazioni positive attraverso la collaborazione ed il confronto agonistico.
Ottimi i risultati raggiunti dai partecipanti, con la soddisfazione del Presidente del Comitato Regionale Arbitri dell’Umbria, Luca Fiorucci, che ha affermato: «É stata un’occasione per sostenere, attraverso lo sport, iniziative benefiche, confermando che lo stesso non è solo competizione ma anche e soprattutto un modo per accrescere la nostra anima e la nostra sensibilità a favore di tutti coloro che vivono un disagio. Un modo per mettere il cuore al primo posto, il cuore dello sport a servizio degli altri, perché la solidarietà non va in ferie».

Nella foto in alto, un’immagine di gruppo. Nelle altre foto alcuni momenti della Choco Marathon.