Incontro con il Procuratore nazionale Carlo Cremonini

Sezione di Pisa

Incontro con il Procuratore nazionale Carlo CremoniniUna serata particolarmente interessante, quella del 27 ottobre, per gli associati pisani dell’Associazione Italiana Arbitri, nell’occasione della Riunione Tecnica, tenuta dal Procuratore Nazionale dell'A.I.A., Carlo Cremonini, che si è calato per l’occasione nei panni del relatore. Un'occasione da cogliere al volo, un'opportunità che non capita tutti i giorni, una lezione a cui ogni associato non dovrebbe mai mancare, sia per la sapienza e l'esperienza di Cremonini, sia per l’opportunità di poter parlare di disciplina associativa, un argomento così strettamente correlato con l'aspetto etico e comportamentale dell’Arbitro di Calcio di qualsiasi livello.
Cremonini ha tenuto alta l'attenzione della numerosa platea accorsa, illustrando prima brevemente la struttura piramidale dell'AIA nel suo complesso e dopo ha parlato a tutto tondo della struttura da lui diretta, la Procura Arbitrale Nazionale. Gli Arbitri sono sottoposti a giurisdizione dell'AIA, per le violazioni dell'Articolo 40 del regolamento associativo o di altre norme secondarie interne che però non coinvolgano anche altri tesserati o società della Federazione; la struttura si divide in: Commissione Regionale di Disciplina, competente sugli associati a disposizione sia del Comitato Provinciale che Regionale, e Commissione Nazionale con competenza sugli associati in organico nelle categorie nazionali e sui dirigenti sia regionali che nazionali.
Parimenti, l’iter del procedimento disciplinare si può distinguere in provvedimento semplificato, per cui si provvede al "ritiro tessera" per violazioni specifiche, e in provvedimento ordinario più complesso, improntato alla massima garanzia per gli associati. Tale procedimento nel suo iter vede l'ascolto obbligatorio dell'associato, già in sede di indagini, il suo diritto a difendersi e indicare mezzi di prova a difesa ed ulteriori diritti di fronte alle Commissioni di Disciplina. La procedura semplificata è più in uso a livello regionale. Nel procedimento ordinario, al di là delle violazioni amministrative o contabili, si possono avere due prevalenti tipologie di violazione, quelle commesse da associati "giovani" e quelle da associati "anziani". Nei casi dei “giovani” la violazione più ricorrente è quella legata all'uso improprio dei social network, con pubblicazioni sul web e/o commenti a eventi, a gare o a colleghi e che sono passibili di inevitabili azioni disciplinari della Procura per il loro contenuto: incappare in queste “stupidaggini”, perché così sono definibili tali atteggiamenti, significa violare le normali regole di comportamento; tra le violazioni che hanno invece più incidenza tra gli associati “anziani” vi è la critica distruttiva, che può sfociare nella creazione di fazioni all'interno delle Sezioni. Il consiglio di Carlo è quello di dedicarsi, se portatori di idee ed entusiasmo, ad una sana politica associativa costruttiva, evitando la critica insensata e fine a se stessa. Raccomandando di usare i vari social network sempre con correttezza evitando quanto più possibile gli argomenti arbitrali, facendo attenzione a rendere il nostro comportamento da esempio non solo per i colleghi più giovani, ma anche tra amici e parenti, rispettando le regole a cui siamo sottoposti, aspetto che è la conditio sine qua non per fare l'Arbitro.

Nella foto, il Procuratore Carlo Cremonini.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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