Terminato lo stage precampionato CAI

Terminato lo stage precampionato CAIGiornata conclusiva, quella di martedì 1 settembre, del Raduno precampionato della CAI a Sportilia. Sono stati giorni densi di lavoro in questo appuntamento tecnico, che ha testato la prontezza dei 150 arbitri, tra i quali cresceranno e si formeranno i direttori di gara di vertice del futuro.
Ha aperto la mattinata la componente Katia Senesi che ha parlato di Psicologia arbitrale, soffermandosi su alcuni aspetti. Il primo di questi è la leadership, con la ricerca dell’arbitro “leader”, cioè di colui che sia capace di trasmettere autorevolezza, ovverossia la capacità di influenzare il comportamento degli altri. Un altro aspetto toccato è la comunicazione arbitrale che dev’essere efficace e che si manifesta attraverso il body language, le posture, la mimica facciale e la prossemica. Quindi la concentrazione, elemento fondamentale da mantenere durante la gara, con l’elencazione di alcune tecniche per ripristinarla continuamente. Da ultimo la Senesi ha parlato di motivazione ed autostima, altre doti che un arbitro di livello “nazionale” deve possedere.
Subito dopo altri interventi da parte dei componenti Renato Buda e Luigi Stella sul colloquio di fine gara, Gianpiero Gregori sul briefing e la collaborazione con gli assistenti, Paolo Consonni con chiarimenti sulle trasferte e Maurizio Toscano su una nuova tattica che si sta sempre più diffondendo, il mobbing nei confronti dell’arbitro.
Al responsabile Vincenzo Fiorenza le conclusioni di questo stage, con un ringraziamento ai componenti della Segreteria, Gaetano Rutigliano, Cesare Corsetti, Jacopo Cataldi e Vittorio Filabozzi (assente per un’indisposizione temporanea) per il lavoro svolto durante il raduno a Sportilia, ma anche per quello da svolgere durante l’anno mandando avanti una macchina organizzativa allo stesso tempo complessa ma funzionale.
«Un raduno che riempie di gioia e soddisfazioni. – Ha poi proseguito Fiorenza – Ringrazio voi arbitri per quanto dato in questi giorni. Vi vogliamo tosti, forti, determinati e consapevoli, ma altrettanto tranquilli e sereni. Credeteci, è il vostro momento di splendore nell’arbitraggio, che mi auguro coincida con quello nella vita. Divertiamoci, divertitevi e viviamo bene questa stagione che dev’essere intensa nell’impegno e piena di risultati». Fiorenza ha terminato il suo appassionato discorso con un paradosso: «Volate! Con i piedi per terra»; un paradosso che rende bene l’idea di ciò che devono fare gli arbitri, cioè credere in sé stessi mantenendo la giusta dose di umiltà.
Ha chiuso lo stage un bellissimo filmato, molto applaudito dai presenti, riepilogativo del raduno, con un collage di immagini e riprese, preparato dal coordinatore del Settore Tecnico, Marcello Marcato.

Nella foto in alto ed in home page, Fiorenza mentre parla agli arbitri.
Nelle altre foto: Fiorenza e Senesi; l’intervento di Katia Senesi; la platea, in prima fila da sn. i componenti Buda, Toscano, Caroleo, Ceccarelli e Occhipinti; Buda e Stella parlano del colloquio, dietro al tavolo Meli del Settore Tecnico, Branciforte e Senesi; l’intervento di Gregori; Toscano mentre interagisce con un arbitro; i componenti della Segreteria, da sn. Rutigliano, Corsetti e Cataldi.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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