Due giorni di lavoro intensi per gli osservatori della CAN PRO a Tivoli Terme, esattamente a una settimana dall'incontro congiunto fra arbitri e assistenti. Raduno fortemente voluto dal Commissario Danilo Giannoccaro per dare continuità ai lavori per l'intero organico, soffermandosi non solo sulle linee guida, ma elevando la qualità della visionatura con la discussione dei punti di forza e debolezza fin qui riscontrati.
La parte tecnica è stata affidata a Luigi Flaccomio del Settore Tecnico, non solo con l'effettuazione dei test regolamentari. I lavori si sono infatti incentrati sulla correlazione di filmati e lettura dei referti. "L'episodio in sé, se penalizzante o positivo, non può non essere menzionato a fine gara, nel colloquio e nel referto", ha detto Bettin alla platea. "Non esistono colloqui diversi se la visionatura avviene in presenza di un organo tecnico", il monito di Brighi. L'importanza di inquadrare il voto esiste, ma è più importante riuscire a far emergere i punti da migliorare per la crescita della terna visionata. Rilievi anche sulle non idonee motivazioni dei provvedimenti disciplinari e sull'uso della terminologia corretta, "perché le parole sono importanti" ripete Bettin. Bisogna, infatti, dire e sottoscrivere se una decisione è corretta, perché come dice Giannoccaro "va chiuso il cerchio sull'episodio e sulla gara, non dobbiamo lasciare spazio ad interpretazioni", specificando anche il corretto uso dell'asterisco.
La visione di filmati e la lettura di referti correlati delle prime dieci giornate di campionato è continuata fino al venerdì pomeriggio. Il gruppo osservatori esce quindi convinto e con numerose certezze da questo raduno, raggiungendo l'obiettivo della commissione di uniformare con la stessa lingua il pensiero di arbitri, assistenti e osservatori.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)