A Coverciano il primo raduno di arbitri donna organizzato dall'AIA

A Coverciano il primo raduno di arbitri donna organizzato dall'AIA“Tutti devono sapere che quando vedono arrivare al campo una donna arbitro, sta arrivando una persona istruita e preparata. Bisogna far capire al mondo del calcio che esiste un gruppo femminile di arbitri di valore”. Così il Presidente dell'AIA Marcello Nicchi è intervenuto al primo raduno per arbitri donna organizzato dal Settore Tecnico a Coverciano. Presenti alla due giorni, che prevede sia momenti tecnici sia atletici, 40 associate provenienti da tutt'Italia. “Questo è un appuntamento molto significativo, che rappresenta qualcosa di speciale e di innovativo – ha detto il Responsabile Alfredo Trentalange -. Voglio quindi ringraziare il Presidente Nicchi ed il Comitato Nazionale che lo hanno reso possibile”.
“Voi siete la punta d'iceberg di una parte importante dell'AIA – ha aggiunto Nicchi - . Mi piace il clima che vedo qui. Sono quindi lieto di aver accolto l'idea di organizzare questo raduno e spero che ce ne siano altri in futuro. Siete persone di valore che in altri contesti non hanno e che si sognano”.
La giornata si era aperta con una visita al Museo del Calcio di Coverciano, durante la quale il direttore Fino Fini ha illustrato i vari cimeli presenti, tra magliette e trofei, svelando anche alcune curiosità ed aneddoti. Ad accompagnare le ragazze Francesca Crispo. Tra gli angoli più fotografati ovviamente quelli con le divise di grandi arbitri di ieri e di oggi.
Una volta rientrati presso il Centro Tecnico Federale, ed aver ricevuto dal Coordinatore del Settore Tecnico Marcello Marcato un'illustrazione del lavoro in programma, le 40 ragazze convocate hanno effettuato i video test tecnici, curati dal Responsabile del Modulo Regolamento Vincenzo Meli.
Particolarmente sentito è stato poi l'intervento delle colleghe che hanno avuto, nel presente e nel recente passato, esperienze internazionali: Katia Senesi (attuale vicecommissario della CAI), Silvia Tea Spinelli, Carina Vitulano, Graziella Pirriatore, Valentina Garoffolo e Maria Marotta. Nel loro messaggio alle giovani associate, grande attenzione è stata prestata alla preparazione atletica, considerata necessaria per ambire a traguardi importanti. “Questo per voi deve essere un punto di partenza – hanno detto con voce unanime -. Per crescere bisogna avere motivazione, entusiasmo, voglia di migliorarsi e fame di risultati. Bisogna quindi essere sempre aperti mentalmente”. Un richiamo poi all'aspetto comportamentale “Ricordatevi che anche al di fuori del terreno di giuoco, dobbiamo essere un esempio come arbitri, atleti e persone. Essere qui è per voi una grande opportunità – hanno concluso -, cogliete l'attimo e portate onore alla divisa che indossate”.
La riunione è poi proseguita con un'analisi di video tecnici, utilizzati come costante metodologia didattica in aula, proposti dal Viceresponsabile Centro del Settore Tecnico Duccio Baglioni e dal Responsabile del Modulo Perfezionamento e Valutazione Luca Gaggero. Ne è nato un costruttivo dibattito, su episodi tecnici e disciplinari, con l'interazione delle colleghe in sala. “Si cresce per didattica ma soprattutto per confronto – ha precisato Alfredo Trentalange -. Siate generose e condividete le vostre conoscenze tecniche nelle Sezioni. E' fondamentale aprire canali di comunicazione ma è importante parlare la stessa lingua”
Il Viceresponsabile Sud del Settore Tecnico Francesco Milardi ed il metodologo di allenamento Carlo Castagna hanno invece trattato l'aspetto della preparazione atletica e della prevenzione infortuni. Una parte teorica che ha preceduto un allenamento collettivo svolto presso la palestra di Coverciano dove, dopo un riscaldamento iniziale, sono stati eseguiti alcuni esercizi atletici secondo il protocollo FIFA11+.
Una sorpresa, una volta rientrati nell'aula magna, è stata la presenza dell'arbitro Paolo Tagliavento e dell'assistente Alessandro Costanzo, impegnati il giorno seguente nella partita Fiorentina-Juventus. “Volevo augurarvi il mio in bocca al lupo – ha detto Tagliavento alla vigilia della sua 190° presenza in Serie A -. Cogliete queste occasioni, perché il raduno cui state partecipando è un'opportunità importante che il Settore Tecnico vi ha dato. Personalmente ho tanta nostalgia di quando ero al vostro posto e magari aspettavo con ansia la designazione per una partita di Eccellenza. La cosa fantastica della nostra Associazione è che per vivere momenti magici non c'è bisogno di essere ai massimi livelli”. “Vivete questo sogno – ha aggiunto Costanzo -. Rappresentateci nel migliore dei modi perchè siete una bella parte della famiglia dell'AIA”.
A ripercorrere la storia delle donne all'interno dell'Associazione Italiana Arbitri è stata la Responsabile del progetto Mentor & Talent Sabrina Rondoletti. “Possiamo dire che oggi compiano 26 anni – ha detto -, risale infatti al 1990 la circolare con cui l'AIA ha aperto le porte alle donne”. Il Vicecommissario della CAI Katia Senesi ha chiuso il pomeriggio analizzando le differenze che ci sono a livello strutturale tra l'atleta uomo e l'atleta donna. “Noi arbitriamo le stesse gare degli uomini – ha detto – e quindi dobbiamo fornire il medesimo servizio. Il calcio sta cambiando ed è diventato più veloce, per questo bisogna lavorare per migliorarsi attraverso una preparazione performante e con obiettivi chiari. L'allenamento deve quindi diventare una parte fondamentale dell'organizzazione quotidiana”.
A chiudere la prima giornata di raduno una nuova riunione tecnica in cui sono state esaminate le risultanze dei video test E-learning inviati via mail nei giorni scorsi.

Nella fotografia principale, da sinistra, Trentalange, Nicchi e Tagliavento. Nelle altre fotografie: l'apertura del raduno, la visita al Museo del Calcio, il Presidente Nicchi insieme alla più giovane del raduno (Valentina Scalzo 17enne della Sezione di Enna), le colleghe Internazionali, foto di gruppo, l'intervento di Tagliavento e Costanzo.

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