Giannoccaro al Raduno Playoff CAN Pro: «Sereni e concentrati… siete pronti!»

Giannoccaro al Raduno Playoff CAN Pro: «Sereni e concentrati… siete pronti!»Due giorni intensi per gli arbitri e gli assistenti della CAN PRO al raduno play-off e play-out svoltosi a Tivoli Terme. Subito test regolamentari per entrambi i gruppi, resi possibili con la presenza di Duccio Baglioni del Settore Tecnico, validissimo supporto anche nella visione dei filmati, il vero e proprio fulcro dei lavori.
La Commissione presieduta da Danilo Giannoccaro ha voluto fin dall’inizio gettare le basi per affrontare al meglio la fase finale, cruciale per l’intero movimento calcistico, arbitrale compreso. «La posta in palio è tantissima per loro e per noi», rimarca più volte Giannoccaro fra un video e l’altro nella riunione plenaria. Nelle quasi quattro ore di riunione pomeridiane e nel corso della serata fino a mezzanotte tantissimi gli episodi sviscerati dalla 12ª alla 16ª giornata di ritorno, per ribadire quanto sia più che mai importante studiare le squadre, conoscere il comportamento dei calciatori e come migliorare il concetto di team arbitrale. La terna deve infatti essere affiatata dal momento della designazione, consapevole del ruolo e del match in cui opererà, incrementando il tutto nel momento del briefing. É qui che bisogna evidenziare con energia e vigoria le aree cosiddette grigie, rendendole chiare e limpide per una corretta gestione. Il concetto di borderline dovrà essere, ora più che mai, accantonato e bisogna ribadire con forza la propria capacità tecnica e, conseguentemente, disciplinare, per non dare adito a proteste e situazioni critiche. «La terna affiatata deve uscire vincitrice da queste prossime gare», il monito lanciato a turno dai componenti Rossomando, Faverani, Brighi e Bettin, ciascuno soffermatosi anche ad analizzare l’aspetto estetico, i movimenti e la personalità di ciascun collega ripreso nei video, generando un dibattito costruttivo fra ragazzi e Commissione, al fine di favorire la crescita totale dell’intero gruppo.
Spazio anche alle visite istituzionali con il Componente Nazionale Alberto Zaroli, il quale ha esordito con un vecchio racconto della tradizione orientale: la carota, un uovo e le foglie di thè, tre semplici alimenti diversi per forma e durezza all’apparenza, al contatto con dell’acqua bollente reagiscono diversamente modificandone la compattezza. «Siate come le foglie di thè, quando le cose vanno male, perché migliorate, colorate e cambiate il mondo intorno a voi. Quando le cose si fanno difficili e vi trovate di fronte a una grossa prova, dovete capire cosa vogliate essere: se sbriciolarvi come la carota, se duri all’interno ma molli fuori come l’uovo o intatti come le foglie».
Prima di cena spazio anche per l’intervento del Vice Presidente dell’Associazione Narciso Pisacreta, che, seguendo con i ragazzi i filmati, ha rimarcato l’importanza dello studio degli eventi delle precedenti giornate per prevenire la ripetizione, con il focus sulla “certezza della provenienza”, che esso sia un movimento di un attaccante o il momento del calcio del pallone. L’arbitraggio italiano è sempre più da esempio per le altre leghe europee, sia nel modo di fare scuola a partire dalle Sezioni fino ai raduni nazionali, quanto per la capacità di esportare le proprie competenze tali da renderci il gruppo con più internazionali. «La passione che unisce i giovani arbitri a voi che vi giocate la CAN B è la stessa, se non c’è passione crolla tutto: la differenza sono solo i numeri e la quantità di passaggi tale che qui voi siete in un imbuto». La chiosa finale è affidata a ciò che accadrà dopo le fasi finali: «Il futuro più brillante si baserà sempre su un passato dimenticato, nella vita non si può progredire finché non si lasciano andare i fallimenti e i dolori passati», necessari per essere ottimi dirigenti e formatori di un domani nella nostra Associazione.
Mattina seguente, sotto qualche goccia di pioggia, test atletici per arbitri e assistenti, organizzati magistralmente da Marco Lucarelli e dal suo staff di preparatori, con ottimi risultati per entrambi i gruppi.
Rientro in aula per la parte finale dei lavori con visione dei filmati prima per i soli assistenti con Faverani e Rossomando sul tema del fuorigioco, prima della congiunta conclusiva e l’analisi degli episodi della 17ª giornata di ritorno, rafforzando le procedure già consolidate e note, evitando in queste ultime gare di sottovalutare qualche tensione fra calciatori che possano innescare situazioni complicate: «Non dare mai nulla per scontato».
Saluto finale di Rossomando al suo quarto campionato da componente, che ha motivato i ragazzi a dare tutto per giocarsi il sogno della CAN B. Conclusione affidata a Giannoccaro che ha ribadito il grandissimo lavoro in questi mesi della Commissione per permettere di raggiungere al meglio questa fase finale: «Abbiamo analizzato insieme da settembre circa 4000 filmati, ogni caso è stato visto e rivisto, abbiamo con questo raduno riempito definitivamente il bagaglio che ora può essere chiuso per affrontare questa fase finale, un vero campionato nel campionato. Andate sereni e concentrati per viaggiare verso mete da ricordare».

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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