Raduno CAN A, giornata della psicologia arbitrale

Raduno CAN A, giornata della psicologia arbitraleSono entrati nel vivo i lavori del raduno precampionato per arbitri, assistenti e osservatori della CAN A, la commissione designatrice della massima serie presieduta da Domenico Messina. In quel di Sportilia si “viaggia” a ritmo di un paio di allenamenti al dì e tre riunioni tecniche suddivise nell’arco della giornata. Particolarmente interessante è stato l’incontro serale con la psicologa Eva Iorio, già da qualche anno ospite di tutti gli stage di inizio stagione dell’AIA, che ha incentrato la lezione sulla capacità di mantenere alta l’attenzione e la concentrazione, indispensabili per la prestazione arbitrale.
Il raduno ha avuto inizio ieri, con gli assistenti arbitrali e gli osservatori sottoposti al visus, mentre questa mattina gli arbitri sono stati pesati. I dati raccolti serviranno nei prossimi giorni agli esperti del modulo biomedico del Settore Tecnico presenti a Sportilia, il responsabile Angelo Pizzi e il componente Pasquale Fedele, per una valutazione impedenziometrica, che distinguerà la massa magra da quella corporea e rileverà lo stato di idratazione del corpo dei singoli atleti.
Nel pomeriggio di ieri il Responsabile della CAN A, Domenico Messina, ha illustrato la programmazione dello stage ai convocati nella prima riunione. Nel corso della stessa ha riservato un tributo agli internazionali reduci dagli Europei di Francia, Nicola Rizzoli, Daniele Orsato, Antonio Damato, Elenito Di Liberatore e Mauro Tonolini: “Eccellenti le loro prestazioni, che hanno dato lustro non solo all’AIA ma a tutto il calcio italiano. Oltre al buon risultato della nazionale si è aggiunto quello eccellente della nazionale arbitrale”.
In serata Enzo Meli del modulo regolamento del Settore Tecnico, presente al raduno insieme a Luca Gaggero del modulo formazione e al vice responsabile area sud Francesco Milardi, ha spiegato una parte della Circolare n. 1, le innovazioni stagionali al Regolamento del gioco del calcio, rinviando le regole che necessitano di maggiore approfondimento, “Il fuorigioco” e “falli e scorrettezze”, alla giornata odierna.
Questa mattina, sotto il coordinamento del metodologo dell’AIA, Carlo Castagna, arbitri e assistenti hanno sostenuto una seduta di allenamento aerobico ad alta intensità, con modalità intermittente, per lo sviluppo della resistenza di gioco per gli arbitri e con l’obiettivo dell’abilità a ripetere sprint per gli assistenti. In concomitanza gli osservatori, in aula, ricevevano dalla Commissione disposizioni di carattere generale in merito alla compilazione delle relazioni.
Ai convocati tutti, di seguito, il Settore tecnico e Messina hanno ultimato la spiegazione della Circolare n. 1. Le innovazione più stravolgenti riguardano la condotta gravemente sleale; nel dettaglio la punibilità sotto l’aspetto disciplinare di un calciatore che impedisce a un avversario la netta opportunità di segnare una rete.
Dopo pranzo, mentre gli osservatori arbitrali lasciavano Sportilia, è stata trattata in aula la collaborazione tra l’arbitro e gli altri ufficiali di gara. Domenico Messina e i vice commissari Marco Ivaldi ed Emidio Morganti, con l’ausilio di filmati, hanno posto in evidenza quando sia indispensabile la correttezza della procedura, in riferimento agli step dei singoli ufficiali di gara lanciati tramite auricolare, in fase di valutazione delle situazioni di gioco sottoesame.
Nel tardo pomeriggio è iniziata la lezione di psicologia della dottoressa Eva Iorio, di Pescara. Con una serie di esercitazioni pratiche sul campo la professionista ha spiegato ai convocati come mantenere costantemente alta la concentrazione durante la prestazione, ovvero la capacità, ha detto, “di direzionare e indirizzare le proprie "energie" verso un'azione, in questo caso la direzione di una gara, e ignorare tutto il resto”. Allo scopo si è lavorato sul campo con una serie di simulazioni, con differenzazioni tra il ruolo arbitro e quello di assistente, con i convocati che sono stati impegnati a non lasciarsi distrarre da azioni di disturbo provocate nell’ambito della simulazione.
Ma come riuscire a convergere tutte le energie mentali sulla performance e non pensare ad altro neanche nei momenti morti di una gara? “Sarebbe molto importante – ha detto Eva Iorio – inserire nei programmi di allenamento per arbitri e assistenti una serie di esercizi specifici di mental training, che potenziano le funzioni cognitive, quelle capacità che ci permettono una corretta interpretazione e gestione delle informazioni. Vale a dire la memoria, l'attenzione, la percezione, il riconoscimento e la comprensione delle informazioni del mondo esterno; la capacità di dare risposte adeguate e di farsi capire con le parole e le azioni; l'orientamento nello spazio e nel tempo”.
Dopo cena ad arbitri e assistenti saranno somministrati i test tecnici interattivi.


In home page la psicologa Eva Iorio durante la lezione pratica sul campo
In alto la Commissione
In basso
- Gli arbitri e gli assistenti reduci dagli Europei di Francia
- Uno scatto durante la spiegazione della Circolare n. 1
- Arbitri e assistenti al primo anno di CAN A
- La simulazione della gara sul campo nell’ambito della lezione di psicologia arbitrale
- Domenico Messina
- Marco Ivaldi
- Emidio Morganti

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
I nostri sponsor

Partner solidale

Copyrights © 2021-2024 Tutti i diritti riservati
Associazione Italiana Arbitri