CRA Campania
Un grande spirito di squadra, tanta motivazione e voglia di far bene: questo si è notato durante l’incontro tecnico di Prima Categoria tenutosi nei giorni scorsi a Nola. Come sempre a far gli onori di casa è il Presidente della Sezione di Nola, Severino Vitale. Martedì 28 febbraio ottantotto giovani di belle speranze sono stati convocati per sostenere le prove atletiche ed i quiz regolamentari.
La folta schiera di giovani arbitri si è riunita allo stadio di Casamarciano per “affrontare” le fatiche che il programma tracciato dal Prof. Oreste Rocchetti (referente atletico regionale) prevedeva; il parametro di ingresso è stato largamente superato, segno che la maggior parte dei direttori di gara ha già acquisito la giusta mentalità per una preparazione atletica a sostegno di una sempre più impegnativa attività arbitrale.
Poiché l’incontro tecnico è durato un solo giorno, i lavori sono stati molto intensi.
Ad introdurli il Presidente del CRA Campania Virginio Quartuccio, che ha ribadito l’importanza di essere sani e giocosi atleti di una classe arbitrale che punta in alto e ambiziosi di voler raggiungere e concretizzare quel sogno prefissato. I Vice Cra, Vincenzo Ripa e Vittorio De Simone hanno iniziato con i colloqui con gli arbitri e subito si è istaurato un rapporto cordiale e pieno di entusiasmo. Successivamente si sono svolti i quiz tecnici con l’ausilio del componente del Settore Tecnico Salvatore Russo, che ha trasmesso, more solito, il suo entusiasmo alla giovane platea.
Il testimone poi è stato ceduto ai due Organi Tecnici che curano la delicata attività di formazione e selezione di questa categoria, e cioè Vincenzo Ripa (sez. Nocera Inferiore) e Vittorio De Simone (sez. Ercolano) che non hanno nascosto il loro compiacimento per il clima di massima attenzione ed estrema educazione in cui si svolgevano i lavori.
Molto apprezzato e ricco di contenuti innovativi l’intervento di Ciro Pegno (componente CRA che si occupa degli Osservatori Arbitrali), incentrato sulla concentrazione e sullo stato emotivo di un arbitro, il quale deve prestare cura a tutte e quattro le “aree del sistema arbitro” ovvero: “tecnica – fisica – tattica – mentale ed emotiva”, ricercando ed allenando uno stato di tranquillità sin dal momento della designazione. Il tutto deve essere finalizzato a portare in campo una condizione psico-fisica idonea ad affrontare qualsiasi imprevisto ed essere pronti ad attingere alle proprie risorse; naturalmente occorrerà aver visualizzato, nei dettagli ed in fase di preparazione della gara, quali possono essere le azioni che porteranno ad un risultato positivo.
La chiusura dei lavori è toccata a Vincenzo Ripa (fino a poco tempo fa calcava i campi della Serie B), che, con un rapido excursus, ha ripercorso le tappe salienti di una prestazione arbitrale formata da tanti aspetti e che deve andare nell’unica direzione possibile, ovvero seguire le stesse direttive e indicazioni che sono impartite agli arbitri delle massime categorie; la conoscenza di un solo linguaggio ci dà infatti l’opportunità di farci comprendere meglio e di far apprezzare i sacrifici che sono dietro all’impegno di questi giovani ragazzi. «Inutile nasconderlo - dice Vittorio De Simone - questa è una categoria dove si rimane un po’, vanno avanti i meritevoli. Abbiamo il dovere di creare un gruppo di talenti in questa regione».
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)