Corso di formazione "Arbitri Donna". Nicchi e Trentalange: "Opportunità di crescita"

Corso di formazione Ha preso il via a Coverciano la seconda edizione del corso di formazione del Settore Tecnico dedicato ad "Arbitri Donna". Un incontro che ha visto radunate 40 giovani associate, tutte in età selezionabile, appartenenti sia agli Organi Tecnici sia Regionali sia Sezionali, che hanno dimostrato durante la Stagione Sportiva i migliori risultati nei test atletici. “E’ una grande soddisfazione sapere che nell’Associazione Italiana Arbitri siano presenti tante donne – ha detto il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi - Siete brave e vi meritate che si investa su di voi. Nell’AIA abbiamo donne che ricoprono ruoli ad alti livelli e che si mettono in mostra anche in ambito internazionale. Questo è un momento importante per la nostra Associazione, perché c’è grande attenzione verso la realtà femminile”.
Nella prima delle due giornate hanno infatti preso parte ospiti illustri del mondo arbitrale e federale. “Persone che, nella propria attività all’interno dell’AIA e del mondo calcistico femminile, hanno messo passione, competenza ed impegno – ha detto il Responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange - Dobbiamo cercare di recuperare nel più breve tempo possibile un gap che potrebbe essere culturale piuttosto che atletico o tecnico. Le donne che arbitrano nell’AIA, i dirigenti donna negli Organi Tecnici Nazionali, tute le figure femminili presenti in ambito medico e fisioterapico, tra i preparatori atletici e nelle segreterie, dovrebbero fare rete e confrontarsi maggiormente tra di loro per cercare di dare risposte e proporre progetti nuovi e diversi al fine di conseguire un obiettivo comune: raggiungere prestigiosi risultati in ambito nazionale e internazionale. Ripartendo speditamente alle Sezioni e dai Comitati Regionali. Per fare cose nuove e diverse dobbiamo essere persone nuove diverse".
“Portatevi a casa questa bellissima esperienza che vi ricorderete per sempre – ha aggiunto il Presidente Marcello Nicchi - Venite da tutte le regioni italiane, quando tornerete nelle vostre Sezioni parlate con i colleghi e raccontate questa esperienza. Chi cresce in una Sezione cresce in un ambiente sano perché sono dei veri centri culturali, lo hanno capito tutte quelle città che vorrebbero avere una Sezione sul proprio territorio. Arbitrare fa crescere prima degli altri, perché ci si deve abituare a prendere decisioni da soli. Le regole sono cultura – ha concluso - senza cultura può emergere solo ignoranza e violenza”. Il Presidente Nicchi, durante la seguente cena, è stato festeggiato con una torta per il suo compleanno che ha deciso di trascorrere proprio a Coverciano insieme ai partecipanti del corso.
Una ricostruzione della storia del calcio femminile, tra difficoltà e conquiste, è stata proposta da Patrizia Recandio (Responsabile dell’Area Sviluppo FIGC del Calcio Femminile). Attraverso una coinvolgente presentazione, ha illustrato la realtà delle donne che nel Mondo giocano a calcio (oltre 30 milioni) e l’evoluzione del movimento anche tramite la diffusione sui social network. Sono stati poi evidenziati gli impegni della nazionale femminile, con il Palmares conquistato negli anni, e l’organizzazione dei Campionati e della Coppa Italia. “Molte volte noi donne crediamo di avere dei limiti e non siamo consapevoli delle potenzialità che abbiamo – ha detto - Avete una divisa con un simbolo, siete quindi arbitri che vanno in campo e devono farsi rispettare, questa è la vostra forza. Siete le migliori testimonial per le ragazze che vorranno intraprendere questa esperienza”. Patrizia Recandio ha poi mostrato i progetti futuri legati alla promozione e alla crescita del calcio femminile, ricordando in chiusura di intervento l'attività di arbitro del proprio padre.
A proporre un report sull’incidenza delle donne nell’AIA, nei vari ruoli di arbitri, assistenti ed osservatori, sono stati Luca D’Aquino e Daniela Raule della segreteria dell'AIA. Attraverso i dati estrapolati dalla Commissione Informatica è emerso come il totale sia composto da 1623 donne, pari al 4,96% dell’intero organico.
Il programma della prima giornata, coordinato da Marcello Marcato, dopo una visita al Museo del Calcio, ha previsto un incontro con gli arbitri della CAN A Daniele Doveri e Fabio Maresca. “Il futuro è oggi – ha detto Doveri - Avete talento e avete un’Associazione che crede in voi e vuole portarvi ai massimi livelli. Perché non arrivare ad avere un arbitro donna in Serie A ? Dovete quindi cogliere queste opportunità e credere nei vostri sogni per scrivere una pagina importante dell’AIA”. “Questa che indossate è una divisa che ha un grande significato - ha aggiunto Maresca - Siate consapevoli della grande opportunità che state vivendo in questi due giorni a Coverciano. Per migliorarsi bisogna però investire su se stessi ogni giorno".
Subito dopo sono stati effettuati i videotest, guidati dal Responsabile del Modulo Regolamento Enzo Meli, con la seguente visione di numerosi filmati tecnici relativi ad episodi di Dogso. Un momento di analisi durante il quale il Viceresponsabile Centro del Settore Tecnico Duccio Baglioni e il Responsabile del Modulo Formazione Luca Gaggero che hanno coinvolto le ragazze nella lettura disciplinare e tecnica delle situazioni di giuoco proposte.
Presenti in aula magna anche alcune internazionali e dirigenti nazionali che hanno portato la propria esperienza. Hanno così risposto alle domande giunte dalla platea Silvia Tea Spinelli (Componente CAN D), Katia Senesi (Componente CAI), Lucia Abruzzese (assistente internazionale - CAN PRO), Carina Vitulano e Graziella Pirriatore (arbitri internazionali – CAN D) e Chiara Perona (arbitro internazionale – CAN 5). Silvia Tea Spineli ha poi ripercorso la sua recente partecipazione al RAP (Referee Assistance Programme) ed ha parlato della passione per l’arbitraggio vissuto in ogni ruolo “E’ il cuore che va sempre oltre l’ostacolo”, mentre Katia Senesi ha analizzato le differenze atletiche tra uomo e donna, ha portato l’esempio di alcune personalità femminili che, nei vari campi della vita, hanno lasciato un segno, ed ha dato qualche consiglio alle giovani colleghe “Visionate più partite possibile e confrontatevi”.
In chiusura di pomeriggio i 40 arbitri donna hanno effettuato un allenamento sul terreno di giuoco coordinato dal Viceresponsabile Sud del Settore Tecnico Francesco Milardi e dal preparatore atletico Gilberto Rocchetti. La serata, con gli interventi anche del Viceresponsabile Nord Guido Falca e del Coordinatore del Futsal Antonio Mazza, ha visto la conclusione dell’analisi dei filmati tecnici.

Nella fotografia principale, da sinistra, Alfredo Trentalange e Marcello Nicchi. Nelle fotografie in galleria: l'intervento del Presidente Nicchi, la lezione di Trentalange, il saluto di Doveri e Maresca, Patrizia Recandio, esperienze di dirigenti ed internazionali donna a confronto, il gruppo, l'allenamento collettivo.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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