La verifica degli Osservatori Arbitrali

CRA Campania

La verifica degli Osservatori ArbitraliA Nola si è tenuto il Corso di Aggiornamento e di verifica per venti Osservatori Arbitrali campani. In pratica dopo due anni dall’esame di Qualificazione, gli osservatori sono tenuti ad essere sottoposti a verifica. Gli onori di casa toccano al Presidente della Sezione di Nola, Severino Vitale, sempre molto disponibile. Dopo, il saluto del Presidente regionale Virginio Quartuccio che ha evidenziato il ruolo dell’osservatore arbitrale, molto importante all’interno della Associazione. «Bisogna impegnarsi sempre di più calarsi nella realtà, - ha detto Quartuccio - solo con l’impegno e la voglia di dare sempre possono crescere i nostri giovani talenti». Poi spazio alla Commissione presieduta dal componente del Comitato Nazionale Umberto Carbonari di Viterbo, e composta dai componenti del Settore Tecnico Fabio Banconi e Cristiano Partuini e dal responsabile degli osservatori campani Ciro Pegno.
In mattinata, gli osservatori sono stati sottoposti ai test tecnici, composti da ben trentasei domande. Poi, i componenti del Settore Tecnico, Partuini e Banconi, hanno illustrato cosa vuole l’AIA oggi dagli osservatori, come si deve giudicare l’arbitro e come si svolge il colloquio finale. Il ruolo degli osservatori arbitrali è di fondamentale rilevanza. Sono sostanzialmente coloro che valutano la prestazione di un arbitro e che alla fine determinano la loro carriera. Non un ruolo facile. Ecco perché è importante avere ex arbitri molto qualificati che siano in grado anche di valutare il lavoro dei giovani colleghi. Valutare la prestazione di un arbitro non è la cosa più semplice del mondo. Un osservatore valuta la prestazione atletica di un arbitro, la sua capacità di stare in campo, la sua capacità di imporre il rispetto in campo. In generale anche la personalità dimostrata nel prendere le varie decisioni.
Dopo gli osservatori hanno visionato un arbitro attraverso un filmato, una gara di Juniores ed hanno compilato la relazione.
«La Campania è una regione molto importante, - afferma il componente del Comitato Nazionale Umberto Carbonari - la preparazione degli osservatori arbitrali è buona, ma tutti devono fare di più. L’AIA chiede maggiore professionalità, ma soprattutto un giudizio sempre chiaro e trasparente sui giovani arbitri. Abbiamo bisogno di osservatori che ci mettano la faccia».
Nel pomeriggio, i venti osservatori campani hanno effettuato il colloquio con la Commissione. Per loro una giornata di crescita consapevoli che la loro funzione è davvero importante per la maturazione dei giovani arbitri.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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