ll Responsabile Bio-medico del Settore Tecnico in visita

Sezione di Lucca

ll Responsabile Bio-medico del Settore Tecnico in visita Nella riunione del 27 Marzo la sezione di Lucca ha ricevuto la gradita visita del Responsabile Bio-medico dell’Area Studio del Settore Tecnico dell’AIA, il collega e amico dott. Angelo Renato Pizzi che ha volentieri colto l’invito del Presidente Ruffo e del Consiglio Sezionale a condividere un po’ della sua decennale esperienza e competenza con i colleghi della nostra sezione.
Di notevole spessore scientifico la conferenza che i molti associati hanno potuto ascoltare. Il tema trattato è stato: “La prevenzione della patologia traumatica nell’attività arbitrale”. Evidente l’importanza dell’argomento trattato che ha tenuto concentrati i molti giovani colleghi presenti, realmente interessati ad esso, vista la vicinanza di una problematica che potenzialmente li riguarda tutti da vicino e senza distinzioni di categorie, da quelle nazionali alle giovanili sezionali.
Partendo da considerazioni di carattere generale il dott. Pizzi ha descritto le varie tipologie di lesione che un arbitro può subire durante la sua attività atletica, sia in campo che durante gli allenamenti. Si è così avuta la possibilità di ascoltare definizioni specifiche per la classificazione delle lesioni: “muscolari, tendinee, scheletriche” in base alla zona colpita, “dirette, indirette o da sovraccarico” in base alla loro causa. In particolare è stata messa l’attenzione verso le lesioni da sovraccarico derivanti da uno sforzo ripetuto che nell’arbitro possono portare a vere e proprie “malattie professionali”, come la tendinite, tipiche dello sforzo atletico legato alla attività arbitrale.
Pizzi ha poi elencato in modo sintetico le numerose cause alla base delle lesioni, che possono essere soggettive (legate alla struttura fisica dell’arbitro o a sue dismetrie muscolari o scheletriche), oggettive ( derivanti dal contesto in cui si va ad operare come il terreno di gioco) oppure legate alla modalità di approccio dei colleghi allo sforzo atletico (modalità e frequenza degli allenamenti, alimentazione ecc.). Proprio l’importanza di una corretta alimentazione e di una cosciente fase di allenamento e di preparazione alla gara è stata posta da Pizzi alla base di una proficua prevenzione dell’infortunio. Essa deve riguardare vari ambiti, in funzione anche della stagione agonistica: ci deve essere sinergia tra fasi di allenamento programmate, momenti di recupero a bassa intensità, una corretta alimentazione e uno stile di vita adeguato, con attenzione anche alla fase di sonno, importante nel ciclo fisico dell’atleta.
Di notevole interesse sono stati poi i consigli elargiti dal dottore nei casi in cui l’infortunio avvenga: non ci si può esimere da una corretta valutazione della lesione per poter fare una corretta diagnosi, si devono rispettare i tempi biologici previsti per il recupero e la guarigione, che sono diversi per ogni soggetto; sono da evitare recuperi accelerati per non incorrere in gravi recidive.
Di particolare curiosità è stata poi la parte d’intervento dedicata dal responsabile alla descrizione delle statistiche elaborate in sede FIFA riguardo alle varie tipologie d’infortunio degli arbitri, che hanno evidenziato come le considerazioni esposte in precedenza, siano suffragate da dati oggettivi.
L’interessante ed educativo intervento del collega Pizzi si è concluso con alcune domande dei ragazzi presenti, che hanno voluto sfruttare la fortuna di avere di fronte l’esperto e competente collega, per chiarire specifici dubbi in tema di preparazione e allenamento.
La serata è terminata con i sinceri e affettuosi ringraziamenti al caro amico e collega Pizzi a cui è stato consegnato un piccolo dono dal presidente Ruffo a nome del consiglio direttivo e di tutti gli associati della sezione di Lucca.

Nelle foto alcuni momenti della serata.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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