Sezione di Legnano
Serata bella e intensa quella vissuta lunedì 20 marzo alla Sezione di Lengano. Ospite illustre alla lezione tecnica Alberto Zaroli, componente del Comitato Nazionale, un “vicino di casa” della Sezione di Busto Arsizio. Avere ospite un dirigente nazionale è “tanta roba” si direbbe oggi nella parlata comune, ma per gli arbitri legnanesi Alberto Zarloli non è certo uno sconosciuto e lo apprezzano da quando era massimo dirigente regionale lombardo: l’attesa era dunque quella per una lezione importante, non allineata ai soliti schemi. E Alberto Zarolin non ha deluso l’attesa impostando il suo intervento non su aspetti tecnici ma sull’essere arbitro e sull’associazione di cui fanno parte tutti gli arbitri italiani, equiparando il percorso sportivo ad un viaggio. Ed ecco allora che la serata sente parlare di rispetto delle regole, di progetti reali che sostituiscono i sogni, di fame per raggiungere gli obiettivi ma anche di pianificazione degli obiettivi, di conoscenza dei propri limiti e del lavoro per migliorarsi, della disponibilità ai cambiamenti e dell’umiltà di non sentirsi mai arrivati, dei concetti di squadra e partecipazione: Zaroli coinvolge anziani e giovani nel suo gioco, usa anche esempi forti che fanno sobbalzare dalle sedie i presenti e colpiscono come il diretto al mento di un pugile.
Nessuno fiata e allora è il momento di Alberto complice che sfila un associato “anziano”, Fusi Luigi, per consentirgli, in nome del Consiglio Direttivo Sezionale e di tutti gli associati sezionali di premiare, a sorpresa, il presidente Giuseppe Lattuada per i suoi vent’anni di presidenza. Uno “splendido contropiede” che sorprende il presidente legnanese, preparatosi a sua volta premiare per vent’anni di collaborazione i consiglieri Luciano Canavesi, Antonio Galli, Fabio Talpone e Cesare Zoia: un chi la fa’ l’aspetti in versione libro “Cuore”.
La conclusione di Alberto Zaroli è l’augurio di “buon viaggio” a tutti, quel viaggio orgogliosamente descritto nel corso della serata: i convenuti possono quindi liberare un fragoroso applauso di ringraziamento. Lo scambio di doni finale è un altro momento emozionante della serata: Alberto dona alla sezione un orologio simbolo dell’AIA e omaggia di un altro riconoscimento Otello Margozzini, un’istituzione della Sezione di Legnano, tesserato da 58 anni. Il presidente Lattuada consegna a sua volta a Zaroli la riproduzione della statua di ”Alberto da Giussano”, simbolo storico della città di Legnano: un guerriero coraggioso e leale che Alberto (nomen omen) ben simboleggia nella grande famiglia dell’AIA.
Nelle immagini: Alberto Zaroli con il presidente Lattuada (home) e quindi con i premiati Canavesi, Galli, Margozzini, Talpone e Zoia.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)