Sezione di Arco-Riva
Ennesima giornata da ricordare quella di venerdì 31 marzo per la Sezione di Arco-Riva, che dopo aver ospitato lo scorso anno il componente CAI Nazzareno Ceccarelli, ha avuto l'onore di incontrare l'attuale componente della CAN B ed ex arbitro di serie A Gabriele Gava. La cornice scelta per l'occasione è stata una delle accoglienti sale del Palazzo del Casinò di Arco, costruito nella seconda metà dell’Ottocento per volere dell’Arciduca Alberto d’Asburgo. Dopo aver dato il benvenuto all'ospite della Sezione di Conegliano, il presidente Paolo Pasqua ha voluto introdurre la serata presentando la lunga carriera di Gava. Gabriele infatti, che vanta al termine della stagione sportiva 2011-2012 ben 89 gare in Serie A (esordio il 4 dicembre 2005 in Sampdoria-Empoli), debutta in Serie C1 nel 2001 e l'anno successivo alla sua promozione all'allora CAN A-B viene insignito del Premio "Bernardi", destinato al miglior giovane arbitro debuttante in serie A. Ha rappresentato la classe arbitrale italiana alle Universiadi di Bangkok e nel 2009 è stato designato per dirigere una delle due semifinali della Coppa d'Albania. Con la scissione della CAN A-B, viene inserito nell'organico della CAN A e il 13 maggio 2012 dirige la gara Juventus – Atalanta, che verrà ricordata per l'addio del suo conterraneo Alessandro Del Piero alla Juventus. Dismesso dalla CAN A per normale avvicendamento, il 5 luglio 2012 viene nominato vice commissario CAN PRO per la stagione 2012-2013, carica confermata anche per la stagione successiva, ed attualmente è componente della commissione guidata da Stefano Farina.
Gabriele, attraverso il supporto di video, episodi e casistiche di vario genere, ha chiamato i ragazzi della sezione a fare una specifica analisi delle situazioni presentate, trasformando per una sera la sala del Casinò di Arco in una piccola Coverciano, dove gli stessi video sono analizzati dagli arbitri della CAN B. In questo modo sono stati anche affrontati importanti temi come il fallo di mano e i relativi cambiamenti che riguardano la Circolare n.1, la differenza tra grave fallo di giuoco e condotta violenta, il mobbing, la collaborazione arbitro-assistente e molto altro.
In particolare Gava si è soffermato sull'importanza della coerenza e dell'omogeneità sul terreno di giuoco, a prescindere dal minuto, dal risultato o dalla classifica per contrastare positivamente l'effetto sorpresa che è sempre dietro l'angolo: "aspettatevi anche l'inaspettato e dimenticatevi l'esistenza del cronometro!". Altro elemento sul quale ha calcato la mano l'ospite è il lavoro in team: specie per chi arbitra in terna o in una sestina, è fondamentale collaborare con i colleghi, poiché è anche grazie a quel feeling che si crea tra i vari componenti che si vincono le partite, mentre come singoli non si può andare da nessuna parte. In seguito alla visione di un video motivazionale, Gabriele ha augurato a tutti i presenti di raggiungere il proprio obiettivo prefissato, “la propria Serie A!”. Il messaggio lasciato ai ragazzi è stato chiaro: il sogno non può che avverarsi se gli ingredienti sono passione, fatica, sacrificio, allenamento e costanza.
Dopo gli auguri di buona Pasqua, portati anche dal presidente del Comitato Provinciale Arbitri di Trento Giorgio Daprà presente alla serata, il tutto si è concluso con un piacevole momento conviviale in un ristorante di Arco, durante il quale Gava, con grande umiltà e simpatia, ha risposto a tutte le curiosità dei ragazzi che lo hanno letteralmente riempito di domande.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)