Una serata con Domenico Celi della CAN A

Sezione di Matera

Una serata con Domenico Celi della CAN ANella serata di mercoledì 26 aprile la Sezione "G. Pomarici" di Matera ha avuto l'onore di accogliere nella sua sala riunioni Domenico Celi, arbitro della Sezione di Bari, in forza all'organico CAN A. Platea gremita per ascoltare il collega barese che, in un'ora e mezza circa, ha saputo "insegnare", nell'accezione del termine di "lasciare il segno", rivolgendosi agli associati giovani e meno giovani con cortesia, umiltà ed un pizzico di genuina ironia.
Mimmo Celi, dopo una breve introduzione del Presidente di Sezione Carmine Pallotta, ha voluto focalizzare il suo intervento sugli aspetti principali che concorrono al raggiungimento di una buona direzione arbitrale. Ha sottolineato, per esempio, la necessità per qualsiasi arbitro, di stabilire una chiara soglia di tolleranza tecnico-disciplinare che i calciatori e gli occupanti delle panchine devono rispettare, mantenendo la propria personalità, la vera chiave di successo nella gestione disciplinare e comportamentale di tutti i protagonisti di una gara.
Fondamentale nel calcio degli ultimi anni, dai campi di periferia alla Serie A, è diventata la componente atletica, motivo per il quale Celi ha più volte invitato gli associati materani a frequentare con assiduità il polo di allenamento, inteso anche come luogo di confronto e di dialogo tra arbitri, nei giorni che vanno dalla designazione alla gara del weekend.
Nella parte finale del suo intervento, egli ha svelato gli ingredienti per "raggiungere ognuno la propria Serie A": sacrificio, impegno e desiderio di emergere. Parole accolte con entusiasmo dai giovani fischietti materani che hanno, in seguito, dato libero sfogo alle loro curiosità ed ai loro dubbi tecnici con domande a cui Celi ha risposto con entusiasmo.
«Le riunioni con ospiti arbitri di vertice, del Settore Tecnico o delle Commissioni Nazionali sono un momento di vera e propria formazione arbitrale», ha dichiarato il Presidente di Sezione Carmine Pallotta prima di omaggiare l'arbitro barese (con il quale ha condiviso una parte del suo percorso arbitrale in CAN D) con un cesto di prodotti tipici per ringraziarlo della sua presenza e del prezioso contributo che la sua figura ha fornito alla Sezione di Matera.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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