Una serata con il Componente della CAI Luigi Stella

Sezione di Bra

Una serata con il Componente della CAI Luigi StellaIn una riunione effettuata il 26 aprile per forza di cose non si può parlare solamente di tecnica, è un periodo troppo particolare della Stagione, con i Campionati che ormai si avviano verso la conclusione, e dove il lavoro fatto durante l’anno vede la sua naturale finalizzazione. Così ha esordito Luigi Stella, da 8 anni componente delle Commissioni Nazionali Serie D e Interregionale, nella riunione che ha tenuto nella Sezione di Bra.
Il momento è particolare e importante per tutti. Innanzitutto per gli arbitri, che lottano e sognano una promozione nella categoria superiore, ma anche per i dirigenti dell’Aia, che devono fare scelte non facili e il cui compito principale non è tanto quello di lavorare per promuovere gli arbitri più bravi (che con il tempo otterranno sicuramente quello che meritano), quanto cercare di evitare di scartare arbitri migliori rispetto a quelli promossi. Infine il momento è particolare anche per le società, che vedono finalizzarsi tutti gli investimenti della Stagione nel giro di pochissime partite.
La riunione si è basata principalmente su due domande che si devono fare gli arbitri, una diretta conseguenza dell’altra: Cosa mi mette in difficoltà? Dove è che sbaglio? Stella ha coinvolto la platea chiedendo ai singoli arbitri quali siano le situazioni che li mettono maggiormente in difficoltà: situazioni in area di rigore, situazioni grigie dal punto di vista disciplinare, gestione tecnica della gara. Però conoscere quali situazioni ci mettono in difficoltà e i propri punti deboli non basta, è solo il primo passo. Occorre capire dove e perché si sbaglia. Qui anche con l’aiuto di alcuni video ha mostrato che l’errore può arrivare da diversi fattori: ignoranza regolamentare, mancanza di personalità, spostamento non adatto a vedere ciò che accade in campo, poco lavoro di squadra.
In conclusione ha mostrato quanto sia importante conoscere se stessi e lavorare sui propri punti deboli per migliorare e arrivare a questo punto della Stagione a non doversi giocare tutto in una singola partita, ma a essere in una situazione tale da potersi evitare queste ansie e paura per approcciarsi con la giusta tranquillità e determinazione alle ultime importanti gare che restano.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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