Sezione di Bra
Recentemente, nei locali della Sezione di Bra, la bisettimanale riunione tecnica obbligatoria è stata tenuta dal neo-presidente regionale Luigi Stella, accompagnato dal Segretario del CRA Maria Giovanna Alibrandi e dal componente Lorenzo Callegaro, che "giocava in casa" in quanto associato proprio della di Bra. Dopo un breve saluto del presidente Marengo e dei due componenti intervenuti, Stella ha cominciato una riunione che si è rivelata più associativa che tecnica, in quanto ha esposto i progetti del nuovo CRA, totalmente rinnovato e ricco di esperienza anche a livello nazionale; questo non prima di aver ringraziato per il lavoro svolto negli 8 anni precedenti Gianmario Cuttica, attualmente Componente alla CAN D e due colleghi della Sezione che hanno collaborato con lui: Stefano Carrer e Mirko Vergano, rispettivamente vicepresidente e responsabile della prima categoria; questi ringraziamenti, come ha detto lo stesso Stella, non sono di cortesia, ma servono a dimostrare la vera riconoscenza per aver lasciato il CRA Piemonte - Valle D'Aosta in perfetto stato. Il presidente ha continuato snocciolando alcuni numeri legati alla forza associativa della regione, che è già in salute, ma può ancora migliorare sotto la forma dell'impegno.
Molti gli aspetti positivi da sottolineare, come la collaborazione tra Sezioni e CRA che ha permesso di coprire tutte le partite, 1500 a settimana nel mese di settembre, a causa delle qualificazioni ai campionati regionali del settore giovanile e alle gare infrasettimanali di Coppa Italia. La riunione si è conclusa con il toccante ricordo di Stefano Farina, ex arbitro internazionale e designatore alla CAN B, spentosi il 23 maggio di quest'anno. Il presidente Stella ha fatto vedere il video di una partita della scorsa Serie A mandatogli da Stefano Farina negli ultimi giorni della sua vita, quando, bloccato nel suo letto, non riusciva nemmeno più a comunicare oralmente, ma ha trovato la forza per seguire l'esordio di un giovane arbitro, ritagliare un episodio interessante e mandarlo ai suoi colleghi e amici perchè lo facessero vedere "ai loro ragazzi". Un esempio di vera passione arbitrale, portata allo stremo, ma da cui tutti devono trarre ispirazione.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)