Sezione di Bologna
Si è tenuta lunedì 23 ottobre presso la Riunione Tecnica con Gianmario Cuttica, ospite nazionale estratto a sorte per far visita alla Sezione di Bologna nella stagione sportiva 2017/2018. La piacevole serata è stata inaugurata dal Presidente Antonio Aureliano, che ha desiderato introdurre Cuttica , associato della Sezione di Alessandria, con un video di presentazione. Gianmario dopo una brillante carriera da arbitro ha intrapreso un altrettanto luminoso percorso da dirigente: è stato a capo del Comitato Regionale Arbitri del Piemonte e Valle d’Aosta per otto anni e, dal luglio scorso, è componente della CAN D. Gianmario ha aperto il suo intervento con un’immagine: una bilancia con da una parte un cuore e dall’altra un cervello. Questa figura vuole rappresentare la passione e la ragione, e se la prima deve essere innata in ognuno di noi, sulla seconda ci si può e ci si deve lavorare per migliorarsi e superarsi gara dopo gara. E qual è il modo per lavorarci? Con allenamento, con impegno e sacrificio, con concentrazione, con istinto e carattere, con un costante studio ed aggiornamento, ma soprattutto con l’obiettivo di divertirsi. Gianmario si è voluto soffermare proprio sull’aspetto “studio e aggiornamento”, perché accade molte volte che gli arbitri ricerchino un alibi e si credano i migliori, commettendo il grave errore di sentirsi già arrivati, impedendo così facendo la propria crescita; al contrario sarebbe bene mettersi sempre in discussione per superare le difficoltà che si incontrano senza aggirarle. Non sono mancati durante la riunione digressioni sulla storia del ruolo dell’arbitro, ricordando come la figura fosse nata già dal 1841, ma solo dal 1871 si è arrivati a parlare di “terna” e di arbitro, non di un componente di una squadra, ma di un vero e proprio arbitro “super partes”. Per l’aspetto più tecnico l’ospite ha voluto approfondire il tema dei falli e scorrettezze, suddividendo con i presenti i 20 falli che sono enunciati nel regolamento in due categorie: di contatto e di non contatto, per effetto dei quali si differenziano anche per la ripresa di gioco, rispettivamente calcio di punizione diretto ed indiretto. È negli anni ‘70 che è stato introdotto l’utilizzo dei cartellini rossi e gialli (colori scelti pensando ai semafori che regolamentano il traffico stradale) per sanzionare le 13 scorrettezze: sette delle quali prevedono l’espulsione e le restanti sei l’ammonizione. La serata ha lasciando nei presenti la consapevolezza che il proprio futuro dipende esclusivamente da sé stessi e dal proprio perpetuo aggiornamento. Il Presidente Aureliano ha desiderato ringraziare di cuore l’ospite per la preziosa riunione che ha tenuto e per l’importante messaggio che ha lasciato in ogni arbitro felsineo.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)