Sezione di Ragusa
L'Amministrazione comunale della città di Ragusa, nel corso di una solenne cerimonia svoltasi il 6 novembre scorso nell'aula consiliare del palazzo comunale, ha voluto dare il benvenuto nella comunità iblea all'arbitro di Serie B Francesco Saia, che da questa Stagione Sportiva è a tutti gli effetti un ragusano, a seguito del trasferimento in questa località per motivi di lavoro. A Ragusa, per la sua presenza, è stato recentemente istituito anche il polo atletico nazionale.
La targa ricordo di questo importante momento è stata consegnata dal vice sindaco Massimo Iannucci, che ha subito sottolineato come tutta l'Amministrazione comunale condivide con l'AIA i valori dello sport, pertanto la presenza in provincia di un arbitro e un atleta di questi livelli sarà traino per tutta la comunità. Presenti all'evento, fortemente voluto dal consigliere comunale, nonché arbitro e osservatore Massimo Agosta, tutti gli associati della Sezione, che hanno tributato un caloroso applauso a Francesco.
«Da anni ci impegniamo attivamente per la crescita dei giovani di tutta la provincia - ha dichiarato Andrea Battaglia, presidente della Sezione - e questi momenti dimostrano come siamo ben introdotti e attivi nel tessuto sociale, trovando sempre grande disponibilità nelle istituzioni, con le quali collaboriamo affinché la passione e la cultura dello sport siano sempre in primo piano ed abbiamo la loro adeguata collocazione».
Interessanti gli interventi di Luigi Bellassai e Rosario Spata, Vice presidenti della Sezione, che hanno sottolineato il modello organizzativo di qualità, di valori e di grande impegno che l'Associazione Italiana Arbitri rappresenta su tutto il territorio nazionale, dove prevalgono passione, competenza e sacrifici per raggiungere importanti traguardi in un ambiente sano e competitivo.
Riconoscimenti sono stati tributati anche a Martina Bovini, assistente in Serie C, e all'intera sezione di Ragusa per «la magnifica realtà che rappresenta nel panorama nazionale e regionale e per l'impegno dimostrato in tutti questi anni».
Di Francesco Saia l’intervento conclusivo: «Sono stato accolto a braccia aperte da tutti; non mi resta che condividere tutti i momenti del percorso sportivo e sociale con la sezione e con la comunità iblea».
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)