Le due giorni del raduno per gli osservatori si è concluso con la trasmissione da parte di Matteo Trefoloni e della sua Commissione delle linee guida e degli indirizzi da seguire per l’inizio imminente del Campionato a cui gli osservatori si dovranno conformare per l’intera Stagione Sportiva, garantendo uniformità di giudizio.
Fondamentale per la crescita è il sistema “Wy Scout”, una tecnologia globale di scouting, mach analysis e performance analysis che riprende le partite su tutto il territorio nazionale. Con una vasta copertura di gare a settimana, questo innovativo sistema, permette alla Commissione di Trefoloni di mettere a punto un progetto di formazione a tutto tondo, che vede coinvolto l’intero organico a livello di arbitri, assistenti e osservatori.
Con il metodo della mach analysis, infatti, il coordinatore del gruppo osservatori Gianmario Cuttica, insieme ai suoi collaboratori Michele Di Ciommo e Silvia Tea Spinelli, si è concentrato sull’analisi di alcune relazioni che ha confrontato con le partite riprese.
Un prezioso contributo alla crescita degli osservatori è stato dato anche da Domenico Celi, che ha posto precisi “focus” su posizionamento e spostamento. Il Responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange, invece, ha precisato che “è all’esame uno studio specifico sullo spostamento-posizionamento con un’attenzione particolare alla posizione between che l’arbitro dovrebbe assumere in determinate circostanze.”
Trefoloni ha chiuso il raduno degli osservatori con la proiezione dell’immagine di Davide Cimolai, che dopo aver tirato un suo compagno, Matteo Trentin, per tutta la durata della gara ciclistica, gioisce per una vittoria che non sarà la sua, ma sarà la vittoria del compagno di squadra. “Noi in qualche modo dovremmo essere questo, coloro che seguiranno i nostri ragazzi nel corso di questa Stagione Sportiva con la speranza che taglino il traguardo vincitori, esultando per un successo che è il loro”.
Terminati i lavori che hanno coinvolto gli osservatori, sull’Appennino Tosco Romagnolo, già in tarda mattinata, è arrivato il primo gruppo di assistenti arbitrali.
L’arrivo è stato scadenzato dalla fotografia di rito nella storica postazione della rivista l’“Arbitro” e dalla consegna del materiale tecnico da parte della Segreteria coordinata da Enrico De Julis, che con grande celerità ha evitato il formarsi di code. Gli assistenti sono stati poi sottoposti alla visita medica da parte di Marco Santarelli ed Ivano Bartoccini, successivamente al visus da parte di Matthew Donadu.
Alle 14:30, Matteo Trefoloni ha ufficialmente aperto il raduno degli assistenti dando il benvenuto ai ragazzi e presentando la sua squadra. Al termine della spiegazione della Circolare n. 1 e dei quiz tecnici, i lavori sono proseguiti sul terreno di giuoco.
Gli assistenti che sono usciti dal corso di qualificazione di luglio sono stati sottoposti ad un’esercitazione al fine di prendere dimestichezza con il ruolo. In particolare, sulla base delle indicazioni di Stefano Papi, è stata compiuta una simulazione di giuoco. Al fine di migliorare corsa, postura e modalità di segnalazione, l’esercitazione è stata filmata. Le mini clip video, infatti, con gli errori commessi, verranno fatte vedere ai ragazzi.
Gli altri assistenti, invece, sono stati sottoposti ai test atletici, agility test e 5X30, sotto l’occhio vigile di Francesco Milardi vice responsabile sud del Settore Tecnico, con lo staff dei preparatori atletici, dei medici e dei fisioterapisti presenti durante i lavori.
La giornata è terminata in tarda serata con i colloqui personali degli assistenti al primo anno condotti da Giorgio Niccolai, Stefano Papi, Andrea Crispo, Massimo Biasutto e Giancarlo Rubino.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)