Il saluto di Marcello Nicchi alla chiusura del raduno di CAN B e CAN PRO a Tivoli

Il saluto di Marcello Nicchi alla chiusura del raduno di CAN B e CAN PRO a TivoliLa visita istituzionale del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi ha animato la giornata conclusiva del doppio raduno che, dal 22 al 24 agosto, ha visto protagonisti a Tivoli Terme gli arbitri e gli assistenti della CAN B e gli arbitri e gli osservatori della CAN PRO. “Alla luce dell’incertezza più totale da parte delle Leghe sull’inizio dei Campionati mai come stavolta possiamo affermare che il calcio esiste perché ci sono gli arbitri”. Con il consueto carisma che lo contraddistingue, Nicchi ha voluto subito sottolineare come il mondo arbitrale non sia mai stato toccato dalle numerose vicissitudini estive del calcio italiano. “Sono in rapporto continuo con le vostre Commissioni nazionali e so che smaniate dalla voglia di iniziare. D’altronde la classe arbitrale è sempre pronta, preparata e rispettosa delle regole”, ha aggiunto il Presidente, prima di rivendicare con orgoglio l’impronta associativa che ha tenuto a trasmettere all’AIA: “Oggi l’AIA è diventata una scuola aperta, non siamo più divisi in settori come quando gli arbitri di Serie A non potevano confrontarsi con quelli delle categorie inferiori e non potevano neanche recarsi nelle Sezioni”.
In seguito, Nicchi ha evidenziato le straordinarie qualità tecniche ed umane della Commissione della CAN B e di quella della CAN PRO (“Le squadre che vi seguono sono di grande spessore, da Morganti, Giannoccaro e da tutti i Componenti potrete attingere tutto il necessario per aspirare ad arbitrare nella massima serie”) ed ha promesso di tutelare la dignità, l’onestà e l’integrità morale degli arbitri italiani in tutte le sedi. Inevitabile un passaggio sulle prossime elezioni per la presidenza della FIGC: “Piuttosto che parlare di nomi e di percentuali, gli arbitri sono coloro che, più di ogni altra componente, hanno voglia di restaurare la democrazia sul piano etico e comportamentale”. In chiusura, Nicchi ha garantito che guarderà soltanto all’interesse degli associati nella scelta del nuovo sponsor dell’AIA per la Stagione Sportiva 2019/2020 (“La priorità verterà sui diritti d’immagine, che ci permettono di trovare i fondi per far arrivare puntualmente le divise ed il materiale tecnico ai più giovani e alle sezioni più piccole”), ha spiegato che la tecnologia continuerà ad aiutare l’arbitro in campo senza sostituirlo (“Nel giuoco del calcio la figura centrale rimarrà sempre l’arbitro, che dirige le partite con il Regolamento alla mano senza curarsi del colore delle maglie”) e si è rallegrato per la folta presenza femminile ai massimi livelli nazionali (“Abbiamo tante donne internazionali, una donna arbitro alla CAN PRO e ben otto alla CAN D”).
Prima di ricevere il saluto da parte di Nicchi, gli arbitri della CAN PRO hanno svolto un allenamento mattutino presso il campo sportivo di Villanova di Guidonia. Per coloro che sono stati designati per le gare di Coppa Italia di Serie C del fine settimana si è trattato di una seduta di attivazione muscolare, mentre il resto del gruppo ha seguito un programma di lavoro aerobico specifico. Per gli osservatori, invece, la mattinata si era aperta con una riunione tecnica con la Commissione durante la quale sono stati visionati e commentati diversi episodi di casistica (DOGSO, falli di mano, gravi falli di giuoco, calci di rigore, ecc.), accuratamente selezionati dalle partite dell’ultimo Campionato di Serie C. “Tenete sempre a mente le priorità quando siete chiamati a valutare lo spostamento e il posizionamento degli arbitri. Al di là della classica diagonale, esistono tanti spostamenti quanti sono quelli necessari in funzione della partita che si sta svolgendo”, ha chiarito Giannoccaro, invitando gli osservatori a prestare attenzione sin dai primi minuti alla lettura della gara da parte dell’arbitro e al gioco delle squadre. “La maggior parte degli errori di valutazione è dovuta ad un cattivo approccio tattico all’azione. Valutate se l’arbitro sta correndo ragionando: in questo caso significa che è fresco sia fisicamente che mentalmente”. Con queste parole Giannoccaro ha fornito agli osservatori le giuste linee guida per valutare gli arbitri sotto l’aspetto atletico e tattico.

Nella fotografia principale Marcello Nicchi e le Commissioni di Can B e CAN PRO. Nelle altre foto l'intervento del Presidente dell'AIA; l’allenamento mattutino degli arbitri CAN PRO; Renato Faverani durante la riunione con gli osservatori; gli osservatori ricevono disposizioni da Danilo Giannoccaro; la Segreteria CAN PRO (Giuseppe Antonaglia ed Enrico Ciuffa) al lavoro.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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