CRA Veneto
Lavoro di crescita e aggiornamento continui per gli arbitri, gli assistenti e gli osservatori a disposizione del Comitato Regionale Arbitri del Veneto: una crescita che passa attraverso momenti di condivisione non solo tecnica, ma anche atletica. Per questo motivo il raduno di sabato 27 ottobre 2018 si è aperto con la somministrazione di prove atletiche da parte del Referente regionale Gregorio Mason e del suo staff presso gli impianti sportivi di Marcon (VE). “Ogni figura della squadra arbitrale va formata e perfezionata in base alle sue peculiarità” ha detto il Presidente regionale Dino Tommasi aprendo il raduno a Casale sul Sile (TV) e spiegando che è importante curare la prestazione in base al proprio ruolo: in queste settimane è stato svolto un intenso lavoro anche per assistenti (grazie alla collaborazione del Vice Presidente Luca Segna e dei Componenti Mario Schembri e Simone Schiavo) e osservatori arbitrali (con i Componenti responsabili Danilo Campaner e Fabio Gottipavero). “Arbitrate con serenità” ha detto il Presidente regionale Dino Tommasi “Scendete in campo senza tensioni e cercate di dare il meglio di voi in ogni frangente della gara”. Proprio in tema di conduzione della gara il Presidente regionale ha voluto approfondire la collaborazione tra arbitro e assistente: “Ben definire nel briefing le aree di competenza vi permette di evitare errori anche gravi; siate sempre sul pezzo”. Focus anche su posizionamenti e spostamento: fondamentale possedere una preparazione atletica di livello e una visione tattica ottimizzata in modo da poter scattare e anticipare gli eventi.
Ad impreziosire la giornata di lavori il Responsabile della CAN D: “Avete l’opportunità di respirare l’aria della CAN D e di parlare la stessa lingua” ha detto Matteo Trefoloni nell’illustrare e commentare diversi episodi del Campionato Dilettanti. “La grande differenza con il CRA è il contesto: l’arbitro è come un trapezista e finché dirige gare in ambito regionale ha la rete di sicurezza, fuori regione questa sicurezza manca e bisogna essere consapevoli delle proprie forze”. Importante farsi trovare pronti al momento giusto: “Nell’arbitraggio è fondamentale dare sempre il massimo perché non è detto che le occasioni si ripresentino: è come essere in una stazione in cui non è detto passi un nuovo treno verso la nostra destinazione” ha detto Trefoloni concludendo il suo intervento.
“Puntate in alto, non smettete mai di lavorare, credete in voi stessi e date sempre il massimo” ha detto il Presidente regionale Dino Tommasi a tutti i presenti ringraziando Matteo Trefoloni per aver fatto respirare a livello regionale l’aria del Campionato di Serie D.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)