L'incontro con tre eccellenze dello sport

Sezione di Treviso

L'incontro con tre eccellenze dello sportGli associati della Sezione di Treviso sono accorsi numerosi per partecipare alla seconda riunione tecnica della Stagione, tenutasi per l’occasione nella speciale cornice dell’Auditorium Stefanini di Treviso. Ospiti d’eccezione: mister Gianni De Biasi, ex commissario tecnico dell’Albania, Massimiliano Menetti, coach della De Longhi Treviso Basket e Vittorio Munari, ex Direttore Generale del Benetton Rugby ed oggi amato telecronista del mondo della palla ovale; un particolare riferimento al moderatore della serata, il giornalista Luca Candido.
In platea, tra tutti: il Sindaco di Treviso Mario Conte, l’arbitro CAN A Daniele Chiffi della Sezione di Padova e il componente del Comitato Regionale Arbitri del Veneto Luca Candeo. Un particolare saluto è giunto dal Componente del Comitato Nazionale Giancarlo Perinello, bloccato dal maltempo nella città di Venezia, ma che ha voluto omaggiare i presenti con un messaggio audio.
Tutti riuniti per approfondire insieme il delicato tema del rapporto tra allenatori, dirigenti ed arbitri, e tutti con le idee chiare. Severo il monito di mister De Biasi: “Parlare degli episodi arbitrali a fine partita non è altro che cercare un’alibi” e questo secondo l’ex tecnico del Brescia è inaccettabile, perché “l’allenatore è colui che deve dare l’esempio”.
Dal rettangolo verde al parquet, coach Menetti confessa di ammonire i propri ragazzi a non interloquire con l’arbitro perché “per parlare all’arbitro bisogna esserne capaci” e per farlo occorre mantenere l’equilibrio, essere credibili e non perdere il focus della partita.
Un delicato rapporto a livello psicologico, dunque, quello con l’arbitro, che secondo Vittorio Munari va affrontato sin dai settori giovanili, perché “se un ragazzo diventa un giocatore professionista senza aver ancora imparato a rispettare l’arbitro, il problema non è del singolo, ma dello sport, degli educatori e del messaggio che passa attraverso questi”.
Il pensiero di Munari, che da ottimo oratore catalizza l’attenzione ed offre un significativo spunto di riflessione, è chiaro: “bisogna lavorare per costruire una cultura sportiva a livello generale, in primis educando gli educatori” e questo “non per crescere campioni, ma persone di valore”.
Valore e risultati che si costruiscono attraverso il gruppo (“quando si gioca in squadra, si deve pensare usando il “noi”, e non l”io” secondo De Biasi) e lo spirito di sacrificio (“quando si sale in cima alla montagna aiutati solo dalla picozza, il panorama è diverso rispetto a quando ci si arriva con l’elicottero”, sempre De Biasi).
Una preziosa occasione di crescita, quella offerta ai ragazzi di Treviso, che hanno potuto assistere all’esperienza diretta di personaggi di assoluto spessore, in un viaggio attraverso le discipline sportive più amate.
A chiusura di serata, tra i saluti e ringraziamenti delle autorità, il simpatico invito del Sindaco Conte “Quando avrete finito di fare gli arbitri, vi aspetto in politica, perché se sapete gestire una partita, saprete anche governare”.

(Fotografie di Alessandro Gava)

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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