Sezione di Ozieri
"Sogno, voglia di migliorare, sacrificio, fame e costanza", questi sono alcuni dei concetti chiave su cui Valerio Marini, della Sezione di Roma 1, arbitro CAN B e ospite sorteggiato dal Comitato Nazionale per visitare la Sezione, ha incentrato la riunione tecnica svolta qualche giorno fa davanti ai tanti giovani arbitri ozieresi. A fare gli onori di casa il Presidente di Sezione, Massimo Casula, che ha sottolineato quanto siano importanti gli appuntamenti di questo calibro, come ha dimostrato l’allenamento pomeridiano al quale, oltre a Marini, hanno partecipato anche Antonio Giua e Gianluca Sechi, anch’essi appartenenti alla categoria cadetta, insieme ai tanti giovani arbitri provenienti da diverse sezioni sarde. La presenza alla riunione dei Presidenti della Sezione di Olbia e Nuoro "Testimonia -conferma Casula- di una Sardegna che si muove per poter sfruttare tutte le occasioni utili che l’Associazione propone, per confrontarsi, crescere e migliorarsi sempre più”.
Marini, nel suo intervento, paragona la propria esperienza arbitrale ad una maratona, "una lunga corsa con tanti ostacoli, in cui, talvolta, le cose vanno male e si pensa di mollare". L'ospite si rivolge, quindi, ai più giovani in platea: “Correte la vostra maratona senza essere interessati al tempo che fanno gli altri, perché è concentrandosi su se stessi e lavorando duramente che si raggiungono gli obbiettivi: con la voglia di migliorare e non con la speranza che accada!”. Nel corso dell’incontro vengono affrontati diversi punti chiave: l’impegno e la costanza, che devono essere in linea con le aspettative; il modo in cui affrontare l’errore e metabolizzarlo; capire i propri limiti e ottenere le prime vittorie. Si passa poi allo studio della partita, partendo già dall’allenamento che Marini definisce seccamente come “non negoziabile”. Si arriva poi al concetto di fame, "fame che – prosegue Marini – non deve mai mancare, neppure quando i risultati arrivano. Fate tesoro dell’esperienza di chi vi sta intorno, seguite modelli esemplari e siate voi stessi un esempio per altri. Sappiate che tutto ciò comporta delle rinunce, ma sono sacrifici che valgono un sogno!".
In chiusura, Valerio indica quelli che ritiene siano gli step da seguire anche nella vita arbitrale: “Porsi obbiettivi a cui dedicare tempo; costruirsi una vita accanto all’arbitraggio; rimanere motivati quando le cose non girano e umili quando tutto sembra andare per il verso giusto; trasmettere ogni domenica quello che per noi è alla base di tutto: la nostra passione per l'arbitraggio".
Giunti ai saluti finali, il Presidente Casula ha voluto riprendere la similitudine tra arbitraggio e maratona affermando che: " Oggi, gli arbitri sardi hanno voglia di faticare e raggiungere obiettivi importanti!".
In anteprima: Casula omaggia Marini. In gallery: momenti dell'allenamento; Casula; Marini; la platea; Casula e Marini.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)