Sezione di Barletta
Con un continuo rimbalzo tra approfondimento tecnico e carica motivazionale, Andrea Gervasoni ha catturato l’attenzione dei quasi duecento associati presenti, nei locali della Sezione di Barletta lo scorso 9 novembre, in una serata che ha costituito un fondamentale momento di crescita, arbitrale ed umana.
Nel suo intervento di presentazione, il Presidente di Sezione Savino Filannino aveva preannunciato che non sarebbe stata una riunione tecnica come le altre. Non soltanto per il prestigio della carica del relatore – Responsabile CAI – ma soprattutto per le sue qualità empatiche, che gli consentono di intessere immediatamente una relazione con il proprio uditorio. “Sono orgoglioso di presentarvi Gervasoni – afferma il Presidente – e sono certo che sapremo cogliere il meglio da un preparatissimo dirigente, oggi presente anche con parte della propria squadra, i Componenti Cariolato, Lanciani e Roca”.
Già, dirigente: perché Gervasoni – proprio come Antonio Damato, Componente CAN PRO, presente in platea – fa parte di quella generazione arbitrale appena uscita dai terreni di gioco e pronta a condividere la propria esperienza e competenza ai ragazzi più giovani. Opportunità di condivisione che l’AIA ha potenziato, da ormai diversi anni, in virtù del sorteggio per la visita di un ospite nazionale in ogni Sezione d’Italia. Proprio sui benefici che tale iniziativa sta portando all’associazione si è espresso il Componente del Comitato Nazionale Maurizio Gialluisi: “Con un lavoro che va avanti ormai da anni – afferma Gialluisi – i vertici dell’associazione sono riusciti a portare in ogni angolo del Paese gli arbitri, gli assistenti ed i dirigenti più carismatici che, a loro volta, hanno l’opportunità di conoscere le realtà associative sul territorio”.
Non a caso, è proprio alla splendida accoglienza ricevuta dall’ambiente barlettano – mediante una platea gremita e la proiezione di filmati ripercorrenti l’iter arbitrale dell’ex fischietto di Mantova – che Gervasoni ha dedicato i primi passaggi del suo intervento, passando poi immediatamente all’aspetto tecnico corredato da una doverosa premessa: “Per migliorare le vostre prestazioni – afferma – è fondamentale diventare i primi sostenitori ed allo stesso tempo i primi critici di se stessi, evitando di scaricare la responsabilità su colleghi, calciatori o situazioni di gioco. Soltanto azzerando gli alibi ed implementando l’esperienza attraverso la visione di gare, potrete coltivare ambizioni”.
Con una metodologia già testata nei diversi raduni della sua Commissione, il dirigente lombardo ha mostrato alla platea diversi filmati chiedendo ai numerosi arbitri regionali presenti in sala delucidazioni sulle azioni di gioco. Lungi dal tradursi in un mero esercizio di soluzione tecnica, Gervasoni ha chiesto ai ragazzi di rendere noto il loro ragionamento mostrando, quindi, in quali parti esso può essere errato. Un siffatto esercizio, in un clima sereno ed edificante, ha decisamente interessato gli addetti ai lavori che hanno ragionato su situazioni di grave fallo di gioco, presunte simulazioni ed interventi imprudenti in un prisma in grado di valorizzare, accanto al dato regolamentare, concetti chiave quali concentrazione e sensibilità tecnica.
Al termine dell’incontro grande soddisfazione sul volto del Presidente di Sezione Savino Filannino che, omaggiando l’ospite, gli ha donato tra le altre cose una maglia sezionale. “Fai parte ormai – afferma il Presidente – della nostra grande famiglia. Non poteva essere altrimenti, in seguito ad una riunione così formativa per tutti noi e di cui sono sicuro tutti sapremo farne tesoro”.
In copertina, il Presidente di Sezione Savino Filannino dona una targa ricordo ad Andrea Gervasoni
In gallery:
- il Responsabile CAI Andrea Gervasoni, durante il suo intervento
- il Componente del Comitato Nazionale, Maurizio Gialluisi, parla alla platea
- il Presidente di Sezione, Savino Filannino, durante il suo intervento
- in primo piano, il Componente CAN PRO, Antonio Damato
- in primo piano, Andrea Gervasoni
- Savino Filannino omaggia Andrea Gervasoni con la maglia sezionale
- Filannino dona una targa ricordo all’ospite
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)