Sezione di Faenza
Manuel Volpi, talentuoso arbitro aretino al suo primo anno di esperienza nella Commissione Arbitri Nazionale Serie B, ha incontrato i fischietti della sezione romagnola.
All’inizio del suo intervento Volpi ripercorre la sua storia personale: classe ’88, dopo una esperienza giovanile da calciatore decide di iniziare il suo percorso arbitrale fino all’esordio in serie cadetta nel match Ascoli – Cosenza.
Il suo discorso è stato improntato sull’importanza dell’arbitraggio come “scelta di vita, che ti cambia la vita”. L’umiltà e la passione con le quali dobbiamo scendere sul terreno di gioco devono rimanere costanti in ogni momento, per poter vivere le emozioni che il campo ci regala.
La Sezione di appartenenza riveste inoltre un ruolo fondamentale nella crescita di ogni associato, nei momenti di gioia e di difficoltà nei quali ognuno di noi incorre. L’arbitraggio è uno stile di vita, si è arbitri anche fuori dal campo e si deve sostenere la responsabilità di dare il buon esempio, agendo con correttezza in ogni occasione.
La carriera di Volpi nei campionati regionali toscani, in cui il calcio è molto sentito, gli ha permesso di maturare velocemente e di acquisire un atteggiamento di serietà e credibilità: quest’aspetto, va curato fin dall’arrivo al campo, fino ai momenti più critici di una partita, così come la capacità di saper affrontare e reagire ad eventuali errori in campo.
Volpi crede fermamente nell’importanza dell’essere sé stessi, nel saper utilizzare il giusto body language e livello comunicativo coi giocatori per gestire le squadre e domare gli elementi di disturbo. “La ricerca di stimoli e traguardi è il motore della nostra crescita arbitrale e personale, così come il riporre massima fiducia nelle istruzioni impartite dall’organo tecnico, per affrontare nel giusto modo le diverse categorie arbitrali”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)