Sezione di Bari
Da lunedì 10 dicembre 2018 la Sezione Arbitri di Bari ha a disposizione del proprio ricco organico 88 nuovi giovani arbitri, provenienti da tutta la provincia. Si tratta del Corso Nazionale della Stagione Sportiva 2018/19, durato circa due mesi, da inizio ottobre.
Responsabile del Corso è stato Giorgio Piacenza, gli istruttori sono stati Valerio Vogliacco, Andrea Salanitro e Alessandro Parisi, mentre segretario è stato Marco Colaianni. Per la prima volta la Sezione di Bari ha tenuto anche un Corso periferico, in provincia, presso la Sala della Cultura del Municipio di Grumo Appula: ben 23 degli 89 provenivano dal corso tenuto in provincia da Michele Falco, Michele Colavito, Vito Errico e Mimmo Savino, in collaborazione con Pierfranco Racanelli.
L’esame finale si è tenuto presso la Sezione in via Tridente n.22 a Bari, nella serata di lunedì 10 dicembre. La Commissione era composta dal Presidente Giovanni Lasorsa, Componente del Comitato Arbitri Puglia, da Luigi Curzi (CRA Puglia) e dal Presidente di Sezione, Nicola Favia. Segretario della Commissione Giorgio Piacenza.
Tutti i ragazzi che hanno frequentato il Corso hanno superato brillantemente le prove. Curiosità: ben il 10% dei nuovi giovani arbitri è composto da “quote rosa”: 9 saranno infatti le nuove “donne-arbitro”, a conferma della nuova ‘corrente rosa’ nel mondo arbitrale dello sport più amato in Italia.
Nei prossimi giorni i neo reclutati dovranno affrontare l’ultimo ‘scoglio’, le temute prove atletiche e, non appena saranno terminati gli ultimi adempimenti burocratici e i nuovi codici meccanografici, i ragazzi saranno pronti a scendere in campo con la nuova squadra degli arbitri di Bari.
“Questo corso riveste per noi un'importanza fondamentale – le parole del Presidente, Nicola Favia - Oltre al rilievo tecnico di tutto rispetto, è utile anche a restituire un momento di carica umana di cui avevamo bisogno a seguito del brutto colpo ricevuto dopo la perdita di Antonello. Ora tocca a questi ragazzi, alle loro capacità al loro entusiasmo di cui avremo bisogno”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)